25 Luglio 2022

Devis Bergamini: doppietta nell’European Cup Yamaha R3 con vista futuro

Devis Bergamini, 19 anni, ha sbancato la European Cup Yamaha R3 a Donington. Adesso punta al campionato e ad un 2023 dal sapore Mondiale

Devis Bergamini, European Cup Yamaha R3

A Donington è arrivata la prima doppia vittoria stagionale, una nuova spinta verso il titolo. Devis Bergamini, pilota del Team Soradis Motoxracing in Yamaha R3 bLU cRU European Cup, ha le idee chiare sia sul suo 2022 che sul suo futuro. Prima però il 19enne di Gabicce Mare sa bene di doversi confermare come risultati, a cominciare dal prossimo round a Most, per poi iniziare a pensare ad altro. Sapete com’è nata la sua passione per i motori? Qual è il suo percorso? Questo ed altro nella nostra intervista.

Com’è stato il primo contatto con Donington?

La pista mi è piaciuta molto fin dal track walk del giovedì: è veloce, ma ci vuole un po’ di “pelo”, di coraggio, con discese che in cui si va molto forte ed in cui quindi bisogna tenere aperto per cercare di guadagnare più millesimi possibili. L’unica parte guidata in cui puoi fare davvero la differenza sono le ultime due curve, due tornantini molto stretti, in cui andavo forte.

Raccontaci il tuo fine settimana.

È andato molto bene! Già dalle prove libere del venerdì mattino avevo un gran feeling con la moto e ho chiuso in prima posizione. In qualifica invece mi è sfuggita la pole per un millesimo: mi hanno tolto il giro veloce perché ho pizzicato il verde. Secondo però andava bene, la prima fila è importante. In Gara 1 l’obiettivo era provare ad andare via visto che mi sentivo veloce, ma con queste moto la scia si fa sentire molto. Su per i curvoni veloci, soprattutto in salita, si faceva sentire molto e venivo risucchiato da quelli dietro. Ho dovuto quindi cambiare strategia e gestire la gara fino all’ultimo giro, quando mi sono messo davanti e ho provato a fare uno strappo. Sono riuscito così ad accumulare quei 10 metri utili per non venire risucchiato dalla scia e ho chiuso così 1°.

Ti sei poi ripetuto in Gara 2.

Ho avuto però un problema con il freno, ovvero avevo finito le pastiglie davanti. Me ne sono accorto nel giro di ricognizione, quando provavo a frenare la moto non inchiodava, ma anzi andava lunga. All’inizio quindi ho cercato di tenermi sempre 4°-5° per non rischiare. Quando mi sono abituato, cambiando anche traiettorie e stile, mi sono portato davanti, pur non riuscendo a prendere quei 10 metri di vantaggio perché non riuscivo ad esprimermi in curva. Alla quart’ultima curva però ho deciso di fare un lungo strategico, così da farmi passare da un pilota per sfruttare la scia. Ho affrontato così gli ultimi tornantini davanti, avevo una grande staccata e sapevo che non mi avrebbe passato nessuno: così è stato e ho vinto anche Gara 2. Un gran bel weekend!

Il campionato quindi diventa ben più fattibile.

Abbiamo recuperato un sacco di punti in campionato, ora mi sono portato in seconda posizione. Peccato per i due zeri che abbiamo fatto, soprattutto in Gara 2 a Misano. Ha giocato a nostro sfavore, altrimenti eravamo molto più vicini, posso dire anzi che ci potevamo trovare in prima posizione. Ma va bene così, siamo secondi ed ora dobbiamo cercare di non commettere più errori fino alla fine del campionato, sapendo che ci possiamo giocare la vittoria in tutte le gare.

Guardando i tuoi risultati, tranne appunto i due zeri, stai disputando un’ottima stagione.

Nel primo round ad Aragón ho chiuso 3° in Gara 1 ed in Gara 2 ho vinto. Ad Assen avevo ottenuto un 2° posto, ma mi hanno tolto il podio perché ho pizzicato il verde nell’ultimo giro. A Misano invece ho concluso 3° in Gara 1 e mi hanno buttato fuori in Gara 2. A Donington infine due primi posti. Sta andando davvero molto bene! Questo ricambia tutti gli sforzi ed i lavori che facciamo a casa ogni giorno.

Quale consideri finora il tuo round migliore, indipendentemente dal risultato?

Direi a Donington. Avevo una padronanza, un feeling ed una spensieratezza tali… Non mi era mai successo prima. Spero di confermare tutto questo anche a Most. Un altro circuito nuovo, come sono tutti tranne Misano, a due minuti da casa mia, visto che vivo a Gabicce Mare.

Come ti sembra il circuito di Most ‘da fuori’?

Ho visto qualche foto e video, direi che è una pista veloce e tecnica. Serve molto la scorrevolezza e quello è il mio punto forte in centro curva. Anche quelle gare possono giocare a nostro favore, ma l’importante è sempre non fare errori e rimanere concentrati.

Qual è l’obiettivo per questo round?

In tutte le gare si punta sempre a portare a casa il massimo possibile. In questo caso il nostro massimo è la vittoria, sappiamo che si può fare. L’unica cosa di cui dobbiamo preoccuparci è dare tutto con quello che abbiamo, può capitare qualche problema alla moto. Dobbiamo andare a punti in tutte le gare, anzi dovremmo vincere tutte le gare!

Chi bisogna tenere d’occhio per il campionato?

Sicuramente il brasiliano primo in classifica [Enzo Valentim], su cui dobbiamo fare le gare. Poi anche il mio compagno di squadra è molto forte. Ma in generale è una categoria in cui bisogna stare attenti anche agli altri perché siamo tutti lì vicini, arrivare primo o decimo è questione di neanche un secondo.

Facciamo un salto indietro nel tempo: da dove inizia il tuo percorso nelle moto?

A cinque anni guardavo le gare di Valentino a casa con il mio babbo. Poi un giorno siamo passati davanti alla pista di Cattolica e gli ho chiesto di fermarsi, che volevo fare un giro. Il responsabile di quella pista mi ha visto girare e mi ha detto che avevo qualcosa: da lì è partito tutto. Mi hanno comprato una moto e ho iniziato a girare, dopo sei mesi ho vinto la mia prima gara sul quel circuito.

Una passione di famiglia o solo tua?

No, io sono l’unico. Anzi, il mio babbo faceva boxe! A me invece piace di più andare veloce che tirare pugni. Da lì ho iniziato a correre, ho fatto i campionati italiani, finché a 13 anni non mi ha preso Paolo Simoncelli, con cui ho fatto due anni nel CIV, per poi passare a Yamaha, con cui quest’anno sto facendo l’R3.

Chi hai come riferimento, solo Valentino Rossi o anche qualcun altro?

Il mio idolo è Valentino, abito sotto casa sua praticamente… Guardo solo lui. Poi molte volte sono andato anche al Ranch.

Il tuo numero di gara ha qualche significato particolare?

Sono nato il primo marzo: l’1 quindi è il giorno, il 3 è del terzo mese dell’anno. Il numero 13 poi mi piace molto, direi che mi dona!

Quali sono gli obiettivi futuri?

Fare il salto nel Mondiale Superbike l’anno prossimo. Ma è ancora presto, prima vediamo come vanno le prossime gare a Most: dobbiamo confermare quanto fatto a Donington, poi possiamo cominciare a parlare. E vorrei fare il salto con Yamaha.

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Foto: Team Soradis Motoxracing

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