10 Marzo 2023

Ducati in pole provvisoria alla Daytona 200 2023

Josh Herrin velocissimo con la Ducati Panigale V2 nelle prime qualifiche della 200 miglia di Daytona: Xavi Forés subito nella top-20.

Ducati in pole provvisoria alla Daytona 200 2023

Tutto si deciderà nella sessione di “Time Attack“, ma le prime qualifiche ufficiali della 81esima edizione della Daytona 200 hanno riaffermato il potenziale della Ducati Panigale V2. Josh Herrin, Campione MotoAmerica Supersport in carica, in 1’49″043 si è garantito la pole position provvisoria per la leggendaria 200 miglia della Florida, viaggiando 1” meglio rispetto alla sua stessa pole siglata lo scorso anno.

HERRIN E DUCATI VELOCISSIMI A DAYTONA

Atteso quest’anno al ritorno nel MotoAmerica Superbike in sostituzione di Danilo Petrucci, Josh Herrin è risultato l’indiscusso riferimento del giovedì di attività a Daytona. Dopo aver primeggiato nell’inaugurale sessione di prove libere, il Campione AMA Superbike 2013 si è appropriato della pole provvisoria con un gran bel giro. Ai comandi della Panigale V2 #1 del team Warhorse HSBK Racing Ducati New York, il vincitore dell’edizione 2010 in 1’49″043 ha viaggiato di gran lunga meglio rispetto alla sua stessa pole 2022 (1’50″088). Tutto questo rifilando 4 decimi al suo più diretto inseguitore.

BUON DEBUTTO A DAYTONA DI XAVI FORES

Il buon momento Ducati a Daytona è ribadito anche dal positivo esordio di Xavi Forés. Punta del progetto per la stagione 2023 del MotoAmerica Supersport, lo spagnolo in 1’50″283 ha siglato il nono tempo delle Qualifiche 1 dopo aver viaggiato in 20esima posizione nelle libere. Nota tutt’altro che a margine, i due portacolori Warhorse HSBK Ducati hanno fatto gioco di squadra nell’arco della sessione. Inizialmente Forés ha “tirato” Herrin, scambiandosi i ruoli nei conclusivi minuti. D’altronde, scontato dirlo, a Daytona i giochi di scia (pardon, di “draft“) sono a dir poco determinanti.

A CACCIA DI UNA VITTORIA CHE MANCA DA 12 ANNI

Con queste due punte Ducati andrà a caccia di una vittoria che alla Daytona 200 manca da 12 anni. L’ultima (nonché l’unica) nel 2011 con Jason DiSalvo e la 848 EVO del Latus Motors Racing, con il successo mancato lo scorso anno a causa di un errore di calcolo nel consumo di carburante. In termini velocistici la Panigale V2 è il riferimento delle “Next Generation Supersport” oltreoceano, ma come risaputo nel corso della 200 miglia sono altri elementi a poter fare la differenza tra il passaggio in Victory Lane a cocenti sconfitte.

GLI AVVERSARI

A 4 decimi da Josh Herrin, in 1’49″452 Hayden Gillim (cugino del compianto Nicky Hayden) ha condotto l Suzuki GSX-R 750 del Disrupt Racing in seconda posizione seguito dall’ex Campione MotoAmerica Supersport Richie Escalante (Vision Wheel M4 ECSTAR Suzuki). A pochi millesimi è quarto il detentore del trofeo Brandon Paasch con la Triumph Street Triple 765 RS del TOBC Racing, quinto il veterano Josh Hayes (Squid Hunter Racing Yamaha) con PJ Jacobsen, il più veloce delle libere, sesto con la Yamaha R6 del Celtic Tytlers Racing. Il venerdì a Daytona riserva la disputa delle seconde qualifiche a precedere la sessione di Time Attack riservata ai migliori piloti emersi dalle cronometrate.

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