8 Marzo 2023

Ducati con Herrin e Forés per sfatare il tabù Daytona 200

Una sola vittoria in 80 edizioni della Daytona 200: Ducati ci riprova con le V2 affidate a Xavi Forés e Josh Herrin.

Ducati con Herrin e Forés per sfatare il tabù Daytona 200

Nel motociclismo Ducati ha vinto tutto (o quasi). Titoli MotoGP, World Superbike, Supersport, nei principali campionati motociclistici nazionali ed internazionali. Persino al TT dell’Isola di Man e nelle principali road races, ma c’è una gara che per Borgo Panigale ha rappresentato per anni un vero e proprio “tabù“. Trattasi della 200 miglia di Daytona, per anni la competizione motociclistica in gara singola più importante e prestigiosa del pianeta, oggi “nobile decaduta“, per quanto tornata sulla mappa del circus MotoAmerica.

DUCATI ALLA DAYTONA 200

Di 80 edizioni finora disputate, Ducati ne ha vinto soltanto una. Affermazione, tra l’altro, fortunosa e privata al 100 %: nel 2011 con la 848 EVO del Latus Motors Racing condotta da Jason DiSalvo, al culmine di una delle edizioni più rocambolesche che si ricordino. Per il resto Ducati, alle volte schierando i suoi top rider del Mondiale Superbike, ha vissuto cocenti delusioni ed amare sconfitte. In diverse circostanze, in puro stile Daytona, per episodi sfortunati e/o volate perse soltanto al fotofinish.

LUNGO INSEGUIMENTO PER LA VITTORIA

Negli anni ’90 Ducati non badava a spese per assicurarsi la vittoria alla 200 miglia di Daytona. Basti pensare ai nomi schierati: Pascal Picotte, Doug Polen, Raymond Roche, Carl Fogarty, Troy Corser, Freddie Spencer, Ben Bostrom, Troy Bayliss, Anthony Gobert. Persino “Mister Daytona” Scott Russell. Quest’ultimo, per uno schianto al via dell’edizione 2001, finito in terapia intensiva. Nomi iconici del motociclismo internazionale, ma che non hanno mai garantito la vittoria, nonostante un bottino di 6 pole position in 11 edizioni dal 1991 al 2001.

VITTORIE SFIORATE ALLA DAYTONA 200

Tra i tanti successi sfiorati che hanno riaffermato la Daytona 200 come un “tabù” per l’azienda, se ne possono menzionare diversi. La sconfitta al fotofinish di Doug Polen nel 1992 ad opera di Scott Russell, ma anche del 1994 e 1996 con Troy Corser (secondo nella prima, poleman nella seconda). Che dire poi dell’edizione 1995, con Carl Fogarty velocissimo, ma battuto per una seconda sosta ai box infinita. Da non dimenticare nemmeno l’edizione 2000, con Troy Bayliss in pole al debutto, salvo finire a terra sul più bello dopo un acceso confronto con Mat Mladin e Nicky Hayden.

POLE SENZA VITTORIE

Nella serie infinita di brucianti sconfitte, riemerge tuttora il ricordo del 2004, quando il poleman Eric Bostrom con la 999 di Ducati Austin fu costretto alla resa con la vittoria ampiamente alla portata. Tutto questo per un episodio che più sfortunato non si può: un sasso causò la rottura del serbatoio dell’olio. In pole Ducati anche lo scorso anno con Josh Herrin e la debuttante (oltreoceano) Panigale V2, ma rimasto senza benzina in prossimità della prima sosta.

WARHORSE HSBK DUCATI NEW YORK CI RIPROVA

Quest’anno Ducati alla Daytona 200 ci riproverà, sempre con il team Warhorse HSBK Racing Ducati New York, schierando un attacco a due punte. Accanto al Campione MotoAmerica Supersport in carica Josh Herrin, vincitore dell’edizione 2010 e sostituto di Danilo Petrucci per il progetto Superbike, esordirà nello Speedway della Florida Xavi Forés. Lo spagnolo darà l’assalto quest’anno al titolo americano Supersport con la Panigale V2, cercando di conquistare una vittoria storica questo sabato alla 200 miglia.

AIUTO DAL MONDIALE ENDURANCE

A Daytona Xavi Forés correrà vestito con i colori ProKASRO, azienda titolare del team ERC Endurance Ducati che lo schiera nel FIM EWC. Proprio in virtù di questa partnership, i meccanici della squadra di riferimento Ducati dell’EWC saranno presenti a Daytona, seguendo proprio Forés. D’altronde, con due soste in programma, la 200 miglia è anche una sfida Endurance…

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