9 Aprile 2024

CIV Supersport, Dalla Porta “42 piloti in pista sono troppi”

Lorenzo Dalla Porta non ha avuto fortuna nel primo round stagionale del Campionato Italiano Supersport. Il suo commento

Lorenzo Dallaporta CIV Supersport

Lorenzo Dalla Porta era tra i piloti più attesi del primo round del Campionato Italiano Velocità Supersport in sella alla Yamaha di Altogo. L’ex campione del Mondo Moto3 il mese scorso aveva partecipato come wild-card al secondo round del Mondiale centrando la zona punti in entrambe le gare. Purtroppo ha lasciato Misano con appena nove punti e classifica e tanta amarezza. E dire che in qualifica era stato tra i più veloci in assoluto.

“Fino alle qualifiche è andato tutto abbastanza bene – racconta Lorenzo Dalla Porta a Corsedimoto – però, secondo me, quarantadue piloti in pista nella stessa categoria sono troppi. In qualifica non è facile fare un giro da soli, non è bello ed è un po’ pericoloso: siamo veramente troppi. La qualifica tutto sommato è andata comunque bene anche se potevano fare la pole position”.

Lorenzo Dalla Porta cosa ti è successo in gara-1?

“Abbiamo avuto un problema grosso sul freno motore e la moto s’intraversava tantissimo in frenata infatti c’erano quattro curve in cui non riuscivo veramente a frenare forte e gli altri mi passavano molto facilmente. Gli ultimi giri però ero riuscito a venire su e difendermi molto bene. Ero terzo e credo che avrei potuto lottare per il secondo e forse perfino per il primo visto che mi sentivo bene per una bella rimonta. Purtroppo a due giri dalla fine mi è andata in folle, la moto si è spenta, ho perso sei secondi e tutte le possibilità che avevo di giocarmi la gara”.

Perché in gara-2 non sei partito?

“In gara-2 ho fatto il giro di ricognizione, la moto ha iniziato a vibrare tantissimo, ho sentito un colpo molto forte e si è rotto qualcosa. A quel punto non potevo fare altro che rientrare ai box. Mi dispiace veramente tanto perché non ce lo meritavamo. Penso di essere uno tra i piloti più forti nella griglia del CIV Supersport, se non il più veloce, ma non sono più forte della sfiga”.

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