7 Dicembre 2023

Formula 1 e FIA è scontro! Ma tutti i team stanno con Toto e Susie Wolff

Il terremoto che ha scosso la Formula 1 nelle ultime ore, si arricchisce con le scuderie che si schierano affianco della famiglia Wolff.

In Formula 1 le acque non si calmano nemmeno a campionato finito, quando le scuderie e tutti gli organi sportivi ti immagini che siano in un mezzo letargo, dopo una stagione lunga ed estenuante come quella 2023. La FIA ha aperto un’inchiesta nei confronti dei coniugi Wolff, che secondo l’accusa per le posizioni che ricoprono creano un conflitto d’interessi. Una storia che ha suscitato molte polemiche sin da subito, ma sé nell’immediatezza si erano mossi solo la Mercedes e la famiglia austriaca. Ora a muoversi sono tutte le scuderie di Formula 1. Tutti i team si sono schierati a favore del Team Principal della squadra tedesca e di sua moglie, che gestisce la F1 Accademy. E dunque: contro la Federazione Internazionale, in maniera frontale.

La FIA mette nel mirino i coniugi Wolff

La FIA ha aperto questa inchiesta perché, dopo delle speculazioni sollevate da alcuni media e si sarebbero accorti che ci potrebbe essere un conflitto d’interessi tra il lavoro del marito e quella della moglie. Nella sostanza la Federazione internazionale dell’automobile starebbe contestando alcuni scambi d’informazione riservate che ci sarebbe stati tra Toto Wolff e un membro del FOM. IL FOM è l’ente che gestisce i diritti commerciali della Formula 1. Susie secondo la FIA in una posizione contestabile in quanto è colei che gestisce la F1 Academy. Quindi potrebbe rientrare nelle discussioni commerciali che riguardano il massimo campionato.  

Toto Wolff come sappiamo è a capo delle operazioni Mercedes ed inoltre ha anche delle quote di proprietà della casa teutonica. La moglie Susie invece, gestisce, come detto, il campionato F1 Accademy. Questo campionato, nato quest’anno, segue in alcune tappe il mondiale di Formula1 ed è riservato esclusivamente alle ragazze. Quindi la signora Wolff ricoprirebbe una carica molto importante e secondo la FIA alcune scuderie di Formula 1 si sarebbero lamentate di ciò. Una lamentela nata secondo la Federazione, per colpa di alcune rilevazioni fatte da Toto alle altre scuderie in merito ad alcune scelte della FOM.  

Le scuderie di Formula 1 fanno muro

Quando il terremoto in casa Wolff era partito e sembrava che l’accusa avesse queste prove derivanti dai team, è arrivata una secca e netta smentita dai diretti interessati. Nel giro di poco tempo sui social delle vare scuderie di Formula 1 è apparsa una presa di posizione concordata da tutti. Essi si chiamano fuori dalla vicenda, dichiarando che non hanno mai denunciato l’accaduto e che inoltre sono dalla parte di Toto e Susie Wolff. Un fatto che ha creato ancora più incertezza e che dimostra quando veleno ci sia tra la F1 (team e il promoter Liberty) e la Federazione, che dovrebbe gestire e far rispettare le regole in tutti i campionati automobilistici.   

Lo scontro tra le scuderie di Formula 1 e la FIA non è nuovo, anzi ha radici profonde, sé vogliamo già negli anni ’80 c’erano stati i primi screzi. Io che sono classe ’94, ricordo molto bene gli anni a cavallo tra il 2008 e il 2009, dove i team capitanati dal Presidente della Ferrari, al tempo Luca Cordero di Montezemolo, avevano già pronto un calendario dove svolgere il loro campionato alternativo alla FIA. Quindi ciò che sta accadendo fa parte di una guerra iniziata molti anni fa. Oggi, inoltre, va ribadito come il campionato sia forte di essere sotto la proprietà di Liberty Media. Un fattore che va tenuto molto a mente.  

La Formula 1 e la FIA devono capire cosa vogliono da entrambe

Liberty Media non è un semplice proprietario per la Formula 1, ma è colei che sta innalzando i ricavi del campionato che poi vanno a finire anche nelle tasche delle scuderie. Quindi i team oggi sono ancora più propensi ad allontanarsi dalla FIA rispetto al passato, ma questa è la cosa giusta? Sicuramente no, perché la Federazione internazionale dell’automobile è pur sempre un’entità di controllo, che riguarda tutti i campionati a quattro ruote e fa crescere i giovani. La FIA però, dovrebbe capire che non può comandare e basta, delle volte dovrebbe anche ascoltare, perché è evidente che tutto il polverone si è alzato anche in virtù di Abu Dhabi 2021. Toto ha da sempre fatto capire che la decisione dei giudici di gara non gli è mai andata giù e che a far perdere il titolo a Lewis Hamilton è stata la ripartenza all’ultimo giro. Le parole dell’austriaco sono sempre al veleno e chissà che la FIA non abbia creato il tutto, per farla pagare a Toto Wolff. Suggestioni certo ma chissà, vista anche la posizione di tutto il circus della Formula 1.

FOTO: social FIA

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