18 Settembre 2022

VIDEO Bol d’Or: Ducati tradita dalla campana frizione “C’è mancato un soffio”

Serafino Foti racconta il Bol d'Or della Ducati. "Abbiamo dimostrato di poter vincere anche l'Endurance, un Mondiale bellissimo"

Ducati, Bol d'Or

Serafino Foti, ex pilota e oggi direttore sportivo di Ducati in Superbike, ha trascorso il settimana libero dal Mondiale nel box del team ERC, la formazione satellite che corre il Mondiale Endurance. La Panigale V4 guidata da Xavi Fores, David Checa e dal beniamino Chaz Davies ha sfiorato l’impresa. Preso il comando delle operazioni nella serata di sabato, ha alzato il ritmo poco prima dell’alba, guadagnando un vantaggio di due giri sul resto del gruppo, decimato dai ritiri eccellenti di Suzuki Yoshimura, Yamaha Yart e BMW Motorrad. La mattinata è stata una marcia trionfale, sembrava fatta. Ma ad ottanta minuti dalla fine David Checa si è infilato nel box, con la Ducati fumante. Serafino Foti racconta l’avventura senza patemi: la sfiga è stata gigantesca, ma prevale l’entusiasmo per aver sfiorato un’impresa e vissuto una pagina di sport esaltante. Qui la cronaca della gara

“Non ci voleva…”

“Il fumo che avete visto nelle immagini non fuoriusciva dal motore, si è rotta la campana frizione, tanto che dopo la riparazione d’emergenza, la moto ha potuto riprendere la pista” racconta Serafino Foti. Purtroppo lo stop è costato dodici giri, addio sogni di gloria. La Ducati si è dovuta accontentare del quinto posto. “Durante la notte avevamo dovuto sostituire i dischi frizione, un problema quasi banale che infatti ci aveva fatto perdere poco tempo. La campana invece è stata una cosa seria: la frizione si era incollata, c’è voluto un pò di tempo per rimettere in ordine le cose almeno quel tanto che bastava per tagliare il traguardo”.

Un’avventura bellissima

Stavamo traendo vantaggio dai ritiri delle squadre più agguerrite, ma come prestazione non eravamo affatto inferiori, le prime ore sono state un GP sulla lunga distanza” spiega Serafino. “Hanno avuto tutti problemi perchè oggi il livello tecnico nell’Endurance è altissimo, in prova usano motori speciali e anche in gara le prestazioni e la tecnologia ormai sono quasi da Superbike, nonostante le limitazioni imposte dal regolamento. Ci siamo andati vicini, ci dispiace ma abbiamo dimostrato che la Ducati potrebbe dire la sua anche nel Mondiale Endurance. Con un impegno più diretto, potremmo puntare molto in alto”.

David Checa lo specialista

Serafino Foti ha condiviso l’esperienza in appoggio ai tedeschi di ERC. “Mi dispiace tantissimo per loro, piangevano tutti disperati, però ci siamo divertiti. Chaz Davies è stato velocissimo, non lo scopriamo oggi, si è ritirato ma dice ancora la sua. Purtroppo poco dopo mezzanotte gli si è bloccata la schiena, non ha potuto più guidare, per cui Xavi Fores e David Checa si sono dovuti sorbire turni supplementari. Xavi è stato velocissimo, ma chi mi ha sorpreso di più è stato David Checa. Di notte è un portento, viaggia con gli stessi identici tempi che realizza di giorno. Ha esperienza da vendere, per questa disciplina è un pilota super. Bravissimo”. Peccato Ducati, sarà per il prossimo anno…

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