20 Aprile 2021

FIM EWC 2021 fronteggia la crisi con 35 team permanenti

A dispetto delle criticità dovute all'emergenza COVID-19, nel Mondiale Endurance FIM EWC è boom di iscritti: 35 team permanenti con 6 case ufficiali.

FIM EWC

Per la natura stessa della specialità, il Mondiale Endurance FIM EWC dovrebbe essere uno dei campionati motociclistici ad accusare maggiormente la crisi economica dovuta all’emergenza COVID-19. Va detto: non tutto funziona al meglio, svariate problematiche persistono, ma nel complesso la serie sembra aver risposto a testa alta al contraccolpo subito. Una tesi suffragata da alcuni elementi e dati oggettivi, in primis il numero di ben 35 team iscritti in forma permanente alla stagione 2021.

PROMOTER

Il dato è decisamente positivo e certifica la bontà del lavoro compiuto dal promoter Eurosport Events. Negli ultimi anni si è mostrato “interventista” in determinate circostanze volte a promuovere la specialità. Dai costi logistici per affrontare la 8 ore di Sepang 2019 totalmente a carico dell’organizzatore, all’iscrizione gratuita per i team al via della 12 ore di Estoril 2020 poche settimane dopo la 24 ore di Le Mans. Iniziative lodevoli, un primo passo per salvare il salvabile in una situazione globale critica, priva di certezze e (sfortunatamente) pregna di problematiche.

CRITICITÀ

Dicevamo: è la natura stessa del Mondiale Endurance a, sulla carta, comportare svariate criticità con una pandemia in corso. Il FIM EWC si regge sui grandi eventi (8 ore di Suzuka, 24 ore di Le Mans, Bol d’Or) con annessa partecipazione del pubblico. Con la situazione pandemica vigente, in un sol colpo vengono a mancare due elementi inscindibili delle competizioni motociclistiche di durata. Date o eventi sostitutivi come “tappabuchi” non reggono il gioco, con la conseguenza di vivere nell’ultimo biennio infinite pause persino di 260 giorni ciascuna tra una gara e l’altra. Troppi (per un usare un eufemismo) al fine di promuovere la specialità, proprio in un trend pre-pandemia in ascesa. Interesse globale, seguito in crescendo, piani pluriennali con mire espansionistiche in tutto il globo e valorizzazione di determinate realtà (Italia compresa). Tutto, o quasi, da rifare, partendo tuttavia da quanto c’è di buono.

TEAM

Le cosiddette “gare di resistenza” agli albori hanno persino superato la Seconda Guerra Mondiale, vivendo una fioritura dagli anni ’70 fino ai giorni nostri. Dal 2015 il FIM EWC è tornato “sulla mappa” dei più prestigiosi e seguiti campionati motociclistici internazionali, registrando numeri da sottolineare. Questo trend positivo regge nonostante la pandemia, con 35 team tra EWC e Superstock iscritti in forma permanente alla stagione 2021. Saranno pertanto al via di tutti i round (Suzuka esclusa) previsti dal calendario, con l’auspicio di non perderne qualcuno per strada. Un numero quasi raddoppiato rispetto ai 20 team del 2015, in leggera flessione rispetto ai 38 (scesi poi a 35 a Sepang e 29 a Le Mans) della stagione 2019/2020. Complessivamente sono inoltre 10 le nazionalità rappresentate dai team permanenti con l’Italia egregiamente difesa dal No Limits Motor Team e AvioBike.

CASE UFFICIALI

Tra queste 35 squadre figurano 6 team ufficiali delle case costruttrici impegnate. Suzuki con il rinnovato sodalizio Yoshimura SERT Motul, Yamaha sempre con YART, Honda con F.C.C. TSR senza scordarci di Kawasaki con il Team SRC, lo squadrone BMW Motorrad World Endurance e Ducati, da Sepang 2019 presente con il Team ERC Endurance.

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