2 Settembre 2020

La nuova CBR 1000RR-R sbanca Le Mans con F.C.C. TSR Honda

Al debutto nell'Endurance, la nuova CBR 1000RR-R con il team F.C.C. TSR Honda France conquista la vittoria alla 24 ore di Le Mans. Un esordio trionfale...

TSR Honda

Vincere a Le Mans è difficile, ripetersi lo è ancora di più. A maggior ragione con una moto al debutto. Il team F.C.C. TSR Honda France alla 24 Heures Motos 2020 ha centrato un’impresa quasi senza precedenti. Con la nuova CBR 1000RR-R all’esordio nell’Endurance e, di fatto, quasi senza test pregressi al Circuito Bugatti, la squadra All Japan ha conquistato la vittoria, monopolizzando la scena. Leader sin dalle battute iniziali della contesa, senza alcun tipo di inconveniente o problematica, la CBR “Triple R” si è assicurata il gradino più alto del podio, rilanciando le proprie quotazioni in campionato.

TOTAL DOMINATION

Nel racconto dell’andamento della 24 ore di Le Mans, balza all’occhio il fatto che F.C.C. TSR Honda sia riuscita a dominare la corsa. Più che per il distacco (e parliamo di giri…) rifilato ai più diretti inseguitori del Team Kawasaki SRC e Suzuki S.E.R.T., bensì per il passo mostrato, tenendosi un margine di sicurezza. Vero: sulla carta YART Yamaha, gli unici in grado di impensierire la Honda #5 per la vittoria, ha perso un’opportunità d’oro. Con i se e con i ma non si fanno le corse, ma Yamaha Austria con quella caduta di Karel Hanika ha vanificato la chance di giocarsela. I 5 giri (!) recuperati grazie ad un Niccolò Canepa formidabile (nei turni di guida in notturna soprattutto) procurano grandi rimpianti alla compagine di Mandy Kainz, per quanto in F.C.C. TSR Honda si siano sempre tenuti del margine. Di sicuro sarebbe stato un duello avvincente fino alla bandiera a scacchi. Ed i vincitori, ancor più nell’Endurance, alla fine hanno sempre ragione.

VITTORIA INASPETTATA

Mike Di Meglio (l’unico sceso sotto l’1’37” in gara), Freddy Foray e Josh Hook sono stati gli artefici di una vittoria per certi versi inaspettata. Parliamoci chiaro: non per le ambizioni di Technical Sports Racing, squadra nata nel 1963 alle porte di Suzuka per l’amicizia che legava il fondatore Teruyoshi Fujii a Soichiro Honda. “Noi corriamo per il #1, l’unico nostro obiettivo è la vittoria“, ripete come un mantra Masakazu Fujii, titolare e team manager della compagine 3 volte vittoriosa alla 8 ore di Suzuka. Ma in questa occasione c’erano legittime incognite sulla resa in gara della nuova CBR 1000RR-R, manifestate anche dai diretti interessati.

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La nuova CBR 1000RR-R in azione a Le Mans

DEBUTTO SUPER

La decisione di correre a Le Mans, quando ancora la 24 ore era collocata nel mese di aprile, era stata presa nel dicembre 2019 come punto di rottura rispetto al recente passato. Nelle ultime stagioni HRC ha “bloccato” la squadra nell’intento di correre con la precedente Fireblade (sigla SC77) alle 24 ore, per questioni inerenti l’affidabilità e per non depauperate le proprie chance iridate. La “vecchia” CBR con F.C.C. TSR ha di fatto debuttato in una 24 ore soltanto lo scorso anno: problemi a non finire a Le Mans, motore KO al Bol d’Or dopo circa 6 ore effettive di gara. La nuova CBR 1000RR-R, tuttavia, all’esordio nelle competizioni motociclistiche di durata ha centrato il bersaglio.

INCOGNITE

L’aspetto incredibile alla base di questo trionfo sono le problematiche registratesi nell’ultimo periodo. Complice l’emergenza COVID-19, F.C.C. TSR Honda ha potuto effettuare a Le Mans un solo test lo scorso mese di marzo, con ben altre temperature, condizioni e aspirazioni. Per via dei blocchi aerei, TSR ha così potuto lavorare soltanto “in casa“, effettuando tuttavia diversi test a Suzuka. Indisponibili per ovvie ragioni i piloti titolari, sono stati persino richiamati Kosuke Akiyoshi e Yuki Takahashi. Guardando il bicchiere mezzo pieno, il rinvio della 24 ore di Le Mans da aprile ad agosto ha sicuramente giovato nel lavoro di messa a punto e di sviluppo della moto, tanto che in gara non è stato riscontrato alcun inconveniente. Un fatto che ha sorpreso gli stessi artefici di questo formidabile debutto, tanto da fissare preventivamente il limitatore a 14.000 giri rispetto ai 15.150 del modello di serie.

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La festa di F.C.C. TSR Honda France

POTENZIALE

La CBR 1000RR-R ha messo in mostra un potenziale mostruoso, per crono e performance espresse. Mike Di Meglio, autore in gara del giro più veloce in 1’36″985 a 155 km/h di media, ha sempre detto di essersi tenuto del margine sul taschino. Quello che sorprende è il rendimento di Josh Hook, veloce nonostante un infortunio alla gamba e piede destro accusato nelle prove, tanto da non soffrire più di tanto nei turni di guida effettuati nell’arco della 24 ore. Senza errori, F.C.C. TSR Honda si è assicurata la vittoria sbancando Le Mans, con un pizzico di sorriso pensando alle difficoltà vissute di recente.

SMART WORKING

Complici le restrizioni dei voli aerei, a Le Mans la squadra All Japan si è presentata con soli 4 giapponesi: ovviamente Masakazu Fujii (Team Manager), Hisashi Akiyama (Project Leader), Hideki Omori (Capo Ingegnere) più Hisao Inoue (addetto alle tabelle di segnalazione dal muretto box). Dell’operatività in pista, come dal 2016 a questa parte, se n’è occupata la struttura catalana Bruno Performance di Bruno Boggiano. Honda France, dal Bol d’Or 2017 partner commerciale della squadra, ha svolto anche da base logistica con un’antenna di F.C.C. TSR in quel di Parigi. Il resto della formazione ha lavorato in smart working da Suzuka, offrendo dal proprio remote garage stile Formula 1 l’analisi dei dati in corso d’opera.

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Sul gradino più alto del podio

OBIETTIVO MONDIALE?

Per F.C.C. TSR Honda è la seconda vittoria a Le Mans nell’ultimo triennio dopo la storica affermazione del 2018. Con 40 punti da recuperare rispetto alla Suzuki S.E.R.T., centrare il bis iridato dopo il successo della stagione 2017/2018 sembra una missione impossibile. Ma ad Estoril il 26 settembre prossimo si partirà per vincere la 12 ore, per poi soltanto in un secondo momento fare i calcoli per la classifica di campionato…

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