7 Maggio 2024

Edoardo Colombi: storica doppietta italiana nel British Sportbike

Con la doppietta di Oulton Park nel British Sportbike, Edoardo Colombi regala all’Italia i primi trionfi nel campionato britannico dopo un’attesa di 24 anni

Con la doppietta di Oulton Park nel British Sportbike, Edoardo Colombi regala all’Italia i primi trionfi nel campionato britannico dopo un’attesa di 24 anni

Da quando nel 2000 Alessandro Gramigni disputò con Kawasaki UK il conclusivo round di Donington Park, diventando così il primo motociclista italiano a scavallare la Manica, mai un nostro portabandiera era salito sul podio nel contesto del British Superbike. Per riuscirci, abbiamo dovuto attendere un ragazzo a malapena maggiorenne. Un’interminabile attesa di 24 anni, ma, per certi versi, ne è valsa la pena. Nel “May Bank Holiday Week-end” di Oulton Park, Edoardo Colombi ha segnato una memorabile pagina di storia del nostro motociclismo. Il 17enne milanese ha onorato l’impegno, andando forse ben oltre le aspettative. In un sol colpo ha regalato all’Italia una prestigiosa doppietta, dominando la prima uscita stagionale del Pirelli National Sportbike Championship.

EDOARDO COLOMBI FA LA STORIA

Di fatto, ci sono tutti gli elementi per considerarla un’impresa. Classe 2006, con un passato in Yamaha R3 Blu Cru European Cup e CIV Supersport 300, Campione al primo tentativo del Trofeo Aprilia RS 660 nel 2023, per il successivo step di carriera Edoardo Colombi voleva fortemente un’avventura a tempo pieno oltremanica. Per svariate ragioni. In primis perché negli UK si sta costruendo il futuro. Con le linee guida del neonato British Sportbike, riservato a bicilindriche e tre cilindri di almeno 650cc, base di partenza di quel che dovrebbe essere dal 2025 il “surrogato” dell’attuale Mondiale Supersport 300. Tradotto: un banco di prova importante per forgiarsi in previsione di un ipotetico passaggio alla futuribile serie iridata. Un’occasione altresì ideale per confrontarsi con una realtà selettiva, a tratti anacronistica. Dove mettersi in evidenza è da sempre una missione proibitiva. Ne sanno qualcosa piloti dall’invidiabile palmares, scontratisi con questo universo sé stante con alterne fortune…

BINOMIO TRICOLORE

Per quanto classe “di supporto”, il British Sportbike non ha fatto eccezione. In uno schieramento di partenza comprensivo di quasi 30 piloti, tutti perfetti conoscitori delle dinamiche del campionato e con qualche nome altisonante, Edoardo Colombi ci ha messo tanto del suo. Merito altresì dell’impeccabile lavoro dell’italianissimo team Gradara Corse, con cui aveva già condiviso la gioia del tricolore nel monomarca Aprilia. Per questa ambiziosa sfida la formazione di Carlo Facchini, vecchia conoscenza dell’Europeo Superstock 600 e con numerosi successi all’attivo in ambito nazionale, non ha lasciato nulla al caso. Con un dispendio di energie e risorse non indifferente (parliamo pur sempre di una “piccola” squadra chiamata ad affrontare dieci round in un paese distante migliaia di km dalla propria base operativa). Dalla gestione dei voli aerei al trasporto dei beni motociclistici di prima necessità (tenda, moto, pezzi di ricambio, gomme, attrezzatture, ecc). Fino alla preparazione di una RS 660 curata nei minimi dettagli da due tecnici di comprovata esperienza quali Simone Gasperoni e Federico Cingaglia.

DAVIDE CONTRO GOLIA

Proprio quest’ultimo elemento ha permesso a “Spiattella” di potersi concentrare esclusivamente sulla performance pura. Coadiuvato da una RS 660 iper-performante e sempre ben bilanciata, ci ha impiegato poco a prendere le misure di Oulton Park. Sicuramente non il tracciato più “british” del calendario, ma comunque pieno di insidie e trabocchetti. A maggior ragione per un rookie come nel suo caso. Pronti-via ha ottenuto il miglior tempo nei test pre-evento, attirando su di sé le prime attenzioni. Se qualcuno premeditava un exploit figlio del momento, i fatti lo hanno puntualmente smentito. Nel week-end di gara “sfalsato” (si correva con un giorno di ritardo per tradizione britannica), Edoardo Colombi ha semplicemente… monopolizzato la scena. In qualifica ha avuto ragione per appena 90 millesimi di un “certo” Richard Cooper, ripetendosi in entrambe le manche. Con differenti modalità e anche un pizzico di fortuna.

DAVIDE CONTRO GOLIA

Lo stesso Cooper rappresentava, per palmarès e curriculum, la principale insidia. Da una parte un due volte Campione British Superstock 1000, vincitore di gare nel BSB e dai trascorsi alla leggendaria Daytona 200, al via con una Street Triple RS 765 RS del team PHR Performance di Peter Hickman e il supporto diretto di Triumph. Dall’altra un ragazzino prossimo alla maggiore età, al primo gettone d’esperienza nella terra d’Albione in sella ad una RS 660 “fatta in casa”. Massimizzando quel poco o tanto a disposizione, Colombi ha trasformato un confronto sulla carta impari in un appassionante testa a testa. Senza timore reverenziale. In una movimentata Gara 1 (che tra le varie cose lo ha visto immedesimarsi a pieno nella realtà BSB con l’ingresso della Safety Car…) una bandiera rossa esposta per l’incidente di Rhys Stephenson ha precluso un possibile duello ravvicinato. Con la classifica finale stilata in riferimento al giro 7, la vittoria è stata di conseguenza assegnata a Colombi per 0”082! Tutt’altra storia Gara 2. In questa circostanza ha trovato nel doppiato Jodie Fieldhouse un involontario alleato. Proprio quando si stava materializzando il trionfo di Cooper, una madornale incomprensione alla Lodge con il menzionato pilota Go Pink Racing Aprilia nel corso dell’ultimo giro ha spalancato all’improvviso le porte all’1-2 di Colombi.

LA FORTUNA AIUTA GLI AUDACI

Un doppio risultato senza precedenti laddove nessuno italiano era mai riuscito (tutto questo sotto l’occhio vigile della casa madre Aprilia…). Indubbiamente, tutti gli episodi hanno girato a suo favore ad Oulton Park, ma in prospettiva ci sono tutti i presupposti affinché la vittoria diventi un pallino fisso. Unico neo? Le partenze, meno esaltanti del previsto. Poco male per il primo capo-classifica (a punteggio pieno) del British Sportbike. Colombi rinnoverà le proprie ambizioni da primato, con l’obiettivo di riscrivere i libri di storia del motociclismo italiano all’estero, nel secondo round del 18-19 maggio prossimi a Donington Park. Un altro tracciato “dal respiro europeo”, potenzialmente congeniale alle sue caratteristiche, già saggiato di recente in una proficua sessione di test. A prescindere da come andrà a finire, questo 2024 si profila una bella storia da raccontare…

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