16 Aprile 2024

Gradara Corse, che storia! “Passione, identità, DNA vincente”

Gradara Corse: dalla passione per le due ruote ad una squadra capace di cogliere risultati importanti. Il racconto di Carlo Facchini.

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Conoscete la storia di Gradara Corse? Certamente è un nome che avrete sentito maggiormente in campo nazionale, ma parliamo di una squadra che, nata amatorialmente per passione, è arrivata a farsi notare anche sul palcoscenico internazionale. Al comando c’è Carlo Facchini, 60 anni, che nella “vita normale” è tecnico in una azienda che esegue lavorazioni edili ed elettromeccaniche. Non dovrebbe mancargli molto alla pensione, per poi concentrarsi a tempo pieno su una struttura che gli ha già regalato tante soddisfazioni.

Quest’anno Gradara Corse ha cominciato con gli ottimi risultati della giovane e talentuosa Josephine Bruno tra WEC e CIV Femminile, dal round tricolore di Vallelunga riparte l’impegno con tre punte nel Trofeo Aprilia RS660, del quale detiene il titolo 2023 con Edoardo Colombi. Pilota con cui la squadra marchigiana affronterà una nuova sfida nel British Superbike con uno scopo ben preciso… Ma facciamo un passo indietro e partiamo dall’inizio: ecco il racconto dell’origine di questo progetto.

Edoardo Colombi, campione Trofeo Aprilia 2023

Carlo Facchini, com’è nato Gradara Corse?

Nasce dalla passione di un gruppo di cinque amici, correvamo tutti quand’eravamo giovani. Facevamo le gare amatoriali con le nostre moto, correvamo in Coppa Italia, nei trofei minori… È stato un periodo molto bello e divertente. Piano piano però i soci di Gradara hanno lasciato il progetto per vari motivi e sono rimasto solo io. A quel punto, avendo raggiunto una veneranda età, ho deciso di smettere di correre e di far correre altre persone nel mio team.

Com’è stato nel tuo caso questo ‘cambio di prospettiva’?

Quando un tuo pilota va sul podio, la gioia è la stessa. Mantieni lo spirito agonistico: prima lo scaricavi in pista sulla moto, ora sulla parte tecnica, cercando di dare il massimo supporto tecnico e la miglior moto ai piloti. Creare un team di moto rimane una cosa per degli agonisti, lo devono essere anche gli stessi team manager. Sicuramente poi non è economico, sono più i soldi che butti che quelli che guadagni! Però ho deciso di continuare da solo.

Gradara Corse: un nome originale, come l’avete scelto?

Quattro soci erano di Gradara, io di Gabicce, e nel 2008 abbiamo scelto il nome Gradara Corse per la posizione geografica, come associazione sportiva. Il nome però ha cominciato a girare nel paddock, è un po’ inusuale per una squadra. Siamo un po’ più ruspanti! [risata] Siamo attaccati alle nostre tradizioni e non mi è sembrato il caso di cambiarlo, non rinneghiamo la nostra identità.

Gradara Corse 2024

Un team che ha raggiunto livelli sempre più alti.

All’inizio era un livello amatoriale, dal 2015 abbiamo reso il team importante, cominciando a partecipare all’Campionato Italiano, all’Europeo. Siamo arrivati poi al Mondiale 300, in cui siamo rimasti per due anni con Emanuele Vocino. Una bellissima esperienza purtroppo rovinata dal Covid, che ha bloccato le sponsorizzazioni e ci ha costretto al ritiro nel 2020. Da allora abbiamo partecipato solo all’Italiano.

Ma il pensiero è rimasto, giusto?

È nei nostri progetti riaffacciarci nel Mondiale l’anno prossimo. Creeranno una nuova categoria, la Sportbike in cui correranno le bicilindriche fino a 800cc di cilindrata, quindi Aprilia insieme a R7, Suzuki 800, Triumph 660. Dal 2025 dovrebbe far parte delle griglie del Mondiale. La nostra idea sarebbe poterci rientrare in questa nuova categoria, stiamo lavorando proprio in quest’ottica.

Per questo affrontate una nuova sfida in questo 2024.

Per farci trovare pronti, quest’anno parteciperemo al BSB con Edoardo Colombi, con cui abbiamo vinto il Trofeo Aprilia RS660 l’anno scorso, in questa nuova categoria sperimentale. Ci sarà un’elettronica unica per tutte le moto, verranno fatti i balance in base alle potenze delle moto per equilibrare il livello tecnico di tutti i mezzi. Quando si arriverà al Mondiale nel 2025 sarà un lavoro già fatto.

Josephine Bruno, pilota CIV/WEC 2024

Ma Gradara Corse continua anche in Italia.

Parteciperemo al Trofeo Aprilia RS660 sempre con tre piloti che possono togliersi delle belle soddisfazioni: Edoardo Savioli, l’ex Mondiale 300 Alessandro Zanca e Marco Paonessa. Continuiamo anche nel Campionato Italiano Femminile e nel WEC con Josephine Bruno [foto in alto]. Vedremo cosa verrà fuori. Sicuramente il team ha un DNA vincente, non facciamo le corse per partecipare ma per vincere. Nel 2022 abbiamo vinto la Yamaha R3 Cup, nel 2023 abbiamo vinto il Trofeo Aprilia RS660 e siamo arrivati secondi con Sara Cabrini nell’Italiano Femminile. L’anno scorso mi è scappato il titolo, quest’anno ci riproviamo con Joy. Tornando indietro, nel 2019 siamo arrivati secondi nel CIV Supersport 300 con Emanuele Vocino. Siamo un team che partecipa per vincere, il nostro intento è questo.

Già ci siete riusciti: che soddisfazione è, pensando da dove siete partiti?

È una grossa soddisfazione! Primo perché sono io che cerco i piloti e da lì parte tutto un lavoro insieme. Mi ritengo abbastanza bravo nella valutazione dei piloti, riesco a capire quando sono veloci. Sicuramente poi ho dei collaboratori tecnicamente molto validi, all’altezza, ma è inevitabile in un percorso se si vuole fare bene. Ti devi circondare di persone che hanno la tua stessa passione, la stessa voglia di vincere, la stessa voglia di entrare nei dettagli tecnici per capire come aiutare i piloti a vincere. Non vince il pilota, non vince il meccanico, ma vince l’unione delle cose: un team di persone porta alla vittoria. Più il team è affiatato e con lo stesso obiettivo, più il risultato è facile.

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