10 Aprile 2024

Josephine Bruno astro nascente “Poche ragazze iniziano a correre sin da bambine”

Josephine Bruno subito brillante nel round WEC/CIV a Misano. La giovane stellina di Varese commenta il weekend ed il movimento femminile. L'intervista.

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Dopo gli ottimi segnali nei test, la prima conferma a Misano tra CIV e WEC. Josephine Bruno non poteva iniziare meglio la sua stagione di gare, quest’anno nuovamente con i colori di Gradara Corse, con cui aveva già corso in passato. La pilota di Varese (16 anni il prossimo 20 aprile) ha dominato nel tricolore in rosa prima con la pole e poi col trionfo in gara, nell’Europeo invece ha ceduto solo a Natalia Rivera.

Sempre nello stesso weekend Bruno ha disputato anche una wild card in Supersport 300: 16^ in Gara 1, non ha potuto disputare Gara 2 per un problema elettrico. Tutta esperienza per “Joy”, giovanissimo Talento Azzurro (lei ed Elisabetta Monti sono state le prime ragazze a entrare nel programma FMI) ma già da tempo considerato una delle promesse più interessanti del motociclismo femminile.

Josephine Bruno, da dove inizia la tua ‘storia di moto’?

Corro da quando ho 5 anni più o meno, mio papà correva in moto pure lui quindi da piccola mi ha portato a girare con le minimoto. Ho iniziato così, poi con MiniGP e pitbike, finché nel 2019 ho fatto il mio primo campionato al Motoestate, categoria MiniGP, che ho vinto.

Segue poi il passaggio al Campionato Italiano.

Ho fatto la PreMoto3 nel CIV, passando alle ‘piste grandi’. Nel 2022 sono andata con Gradara Corse, insieme abbiamo fatto il WEC e sono arrivata quarta, saltando la prima gara per limiti d’età. L’anno scorso sono tornata in PreMoto3, ma non è andata molto bene, e quest’anno sono tornata con Gradara Corse.

Josephine Bruno, com’è arrivato questo accordo?

Il mio obiettivo era fare la Moto3, ma non avevo il budget. Assieme alla Federazione abbiamo deciso di fare il CIV Femminile ed è arrivato l’accordo con loro.

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Hai corso sia in campionati femminili che misti. Quali sono le maggiori differenze?

Con i ragazzi si è un po’ tutti allo stesso livello di competitività. Con le ragazze è ancora un movimento in crescita, ci arriveremo più avanti.

A Misano hai corso anche in Supersport 300. Doppia sfida, com’è stata?

La moto alla fine era quella del WEC ma non avevo mai corso nella 300. È stato impegnativo, ma alla fine non è andata così male. Tutti sono partiti veloci fin da subito, c’erano anche piloti molto esperti, mentre io dovevo imparare velocemente.

Josephine Bruno, cosa pensi di questa maggiore attenzione per le ragazze?

È una cosa ancora nuova per le donne. Questo è ancora uno sport soprattutto maschile, quindi ci sono poche ragazze che iniziano a correre sin da bambine in moto e iniziare tardi è sempre più difficile. Anche un uomo, se iniziasse a 18 anni, farebbe più fatica. Ora come ora tutti iniziano molto presto: guardiamo Pedro Acosta, che a 19 anni è in MotoGP e gira da quando ne ha 2.

Sei giovanissima, ma sei considerata un talento. Come la vivi?

Mette un po’ di pressione, ma non mi condiziona. Bisogna avere sempre aspettative alte e puntare al massimo. L’obiettivo stagionale è uno solo: vincere!

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