9 Febbraio 2024

Saska Totaro: dalla prima gara in Botswana ai successi negli Emirati Arabi

L'affascinante storia di Saska Totaro, un pilota italiano che da anni trionfa nel campionato motociclistico degli Emirati Arabi

Saska Tataro

Ha il nome russo, è vissuto per oltre vent’anni in Botswana, è un eroe del motociclismo degli Emirati Arabi ma è italianissimo. Saska Totaro è il nuovo pilota del Team Motozoo ME Air Racing nel campionato degli Emirates (leggi qui). La sua storia è molto interessante e merita di essere conosciuta.

“Le mie origini sono una vera e propria macedonia culturale – racconta Saska Totaro a Corsedimoto – Mio padre è salentino e mia madre pisana, quindi ho le radici ben piantate nella terra italiana. Tuttavia, ho vissuto per più di vent’anni nella parte meridionale dell’Africa, nel suggestivo Botswana, che mi ha regalato un’esperienza unica e ha arricchito il mio bagaglio culturale. Potrei dire di essere mezzo Sud Africano”.

Saska Totaro, hai un nome molto particolare.

“Saska è di origine russa ed è un derivato di Alexander. Mio padre, un vero appassionato di nomi insoliti, ha scelto di dare a me e alle mie sorelle nomi stranieri per rendere il tutto più originale”.

Da Pisa al Botswana: la prima gara nel deserto del Kalahari

“Fin da quando ero piccolo, ho avuto un’incontenibile passione per le moto. Ricordo ancora i momenti passati con mia mamma nei giardini a Pisa dove avevano le motine per bambini: desideravo ardentemente di cavalcare le motociclette. E’ stato però nel deserto del Kalahari, Botswana, che ho avuto la mia prima vera esperienza di gara. Vivendo a Gaborone, la capitale, ho avuto l’opportunità di esplorare il bush africano con le mie moto dopo la scuola. La mia prima gara è stata un’emozionante prova di resistenza organizzata proprio nelle vicinanze, che poi è diventata famosa come la Kalahari 1000. Non dimenticherò mai il brivido di quella corsa, anche se ho finito con qualche spine nelle mie nocche!“.

Il trasferimento negli Emirati Arabi

“Mi sono trasferito negli Emirati nel 2016, spinto dalla mia passione per le moto e dalle opportunità lavorative offerte dal concessionario Wheels Of Arabia, che rappresentava marchi prestigiosi come MV Agusta e Ducati. È stato poco dopo il mio arrivo che mi sono avvicinato al circuito di Dubai Autodrome, frequentandolo assiduamente dal 2017. Ho notato che c’era un bisogno di conoscenza e preparazione per chi voleva cimentarsi in pista. Ho deciso così di mettere a frutto la mia esperienza e aiutare gli appassionati a godersi appieno l’esperienza della corsa”.

I successi in pista

“Amo sia il motocross che le corse su pista, ma negli Emirati ho trovato un ambiente ideale per le gare su circuito. La vicinanza alla pista e le opportunità offerte dalle collaborazioni con MV Agusta e Ducati hanno reso più semplice per me l’accesso alle corse su circuito. Ho preferito iniziare con le corse su pista e magari un giorno potrei esplorare anche la Dakar che è certamente affascinante ma richiede una preparazione fisica specifica”.

Saska Totaro , il primo podio non si scorda mai.

“Ci sono tanti momenti indimenticabili nella mia carriera. Uno dei più significativi è stato il mio debutto come pilota ufficiale su una vera superbike nel 2002. Ricordo ancora la sensazione di adrenalina mentre affrontavo la pista accanto ad un bambino di quei tempi: Niccolò Canepa, un pluri-campione di oggi. Altro momento stampato nella mia memoria quando sono arrivato sul podio nel round finale in Bahrain: ha segnato una svolta nella mia carriera, mi ha dimostrato che potevo competere con i migliori. Da allora, non mi sono mai più staccato dal podio, conquistando tre campionati!”.

L’ammirazione per Ben Bostrom e soprattutto per Troy Bayliss

“Mi ispiro grandi campioni del passato nel motocross come Ricky Johnson e Jean-Michel Bayle che ho seguito da giovane nel campionato supercross americano con la sua stupenda Honda 250cc 2 tempi. Ammiravo tantissimo Ben Bostrom con la Ducati nel campionato Mondiale Superbike: mi faceva impazzire per lo stile unico, con la guida della moto che scodinzolava. Tuttavia, il mio eroe è Troy Bayliss perché è stato un vero animale da gara. Ho avuto anche la fortuna di conoscerlo e fare da traduttore per lui in un paio di occasioni. È un grande campione molto umile e semplice, ma con una tecnica di guida impressionante! Naturalmente, non si possono dimenticare i piloti italiani come Valentino Rossi, Max Biaggi e tanti altri che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del motociclismo”.

Il motociclismo: amore, passione, divertimento e libertà

“Il motociclismo per me rappresenta una combinazione perfetta di divertimento e amore per lo sport. È una passione che mi ha fatto sognare fin da giovane e che continua a nutrire la mia anima, portandomi gioia e divertimento ogni volta che sono in sella. È attraverso questa passione che ho avuto l’opportunità di crescere, esplorare e conoscere un mondo affascinante di motori, pieno di adrenalina e di creatività. Ogni volta che mi avventuro su una moto, mi sento libero di esprimermi e di vivere pienamente l’emozione e l’arte di questo straordinario sport. Il motociclismo è un’arte, un’espressione di libertà e passione che continua a fare sognare e rendere felici migliaia di appassionati in tutto il mondo”.

Dubai: un ambiente inclusivo e vibrante per gli amanti delle due ruote

“In Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, il motociclismo sta vivendo una crescita rapida, attrattiva sia per la posizione di Dubai come punto di riferimento nel Medio Oriente, sia per le crescenti opportunità offerte in questa regione. L’atmosfera cosmopolita di Dubai, con persone provenienti da ogni parte del mondo, contribuisce a creare un ambiente inclusivo e vibrante per gli amanti delle due ruote”.

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