19 Gennaio 2024

Motoestate 2024: Christopher Iotti con MMP Racing per emergere in 300 SS

Christopher Iotti nel Motoestate 2024 con MMP Racing e la moto del campione in carica 300 SS Sorrenti: sarà un anno importante. L'intervista.

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Una nuova importante sfida all’orizzonte. Christopher Iotti, classe 1995 originario di Guastalla (Reggio Emilia), ripartirà sempre nella 300 SS del Motoestate, ma con i colori MMP Racing. Per il giovane emiliano si tratterà della prima stagione completa con una squadra vera e propria, in più si tratta della squadra che ha trionfato anche nel 2023 con Mattia Sorrenti. Gli obiettivi sono decisamente ambiziosi per Iotti, che nella “vita quotidiana” fa tutt’altro: è capo-officina nell’azienda “Tecnogomma” di Fabbrico, in provincia di Reggio Emilia, e parallelamente gestisce un’attività online in cui vende articoli di auto e moto. Vi raccontiamo tutta la sua storia, ecco di seguito la nostra intervista.

Christopher Iotti, quest’anno disputerai il Motoestate 300 SS con MMP Racing.

Esatto, userò la Yamaha R3 del campione Mattia Sorrenti, quindi la moto che ha vinto nel 2023. Se arrivo ultimo il problema sono io! [risata] Inizialmente avevamo pensato di partecipare al CIV 300: a ottobre ci hanno dato l’ok, a novembre hanno ridotto l’età massima di un anno e sono stato tagliato fuori per sei mesi… Un’altra idea per il 2024 era la Yamaha R7 Cup, ma purtroppo era fuori budget, una questione per tutti noi piloti-lavoratori.

Devi gestire da solo la questione budget. Ma riuscirci è una soddisfazione in più, giusto?

Non dico che la soddisfazione sia quasi il doppio, ma più o meno. Mi è già successo di fare qualche podio, ero contentissimo! Da un anno a questa parte però ho iniziato ad avere degli sponsor e man mano aumentano. Prima era tutto di tasca mia, quindi ero arrivato ad un bivio per i costi molto alti. Ancora non ho coperto tutta la stagione, se ne arriva qualcun altro sarò più tranquillo. Ma colgo l’occasione per ringraziare il Motoclub Team Rosso & Nero e tutti gli sponsor che ho già, perché è grazie al loro sostegno che riesco a continuare a correre.

Hai 28 anni: alla tua età c’è anche una convinzione diversa rispetto ad un piccolo pilota.

Prima di salire in moto pensi di più a certe cose. Per quanto mi riguarda sto notando questa differenza rispetto a 4-5 anni fa. Prima andavo dentro e non mi importava niente se cadevo magari tirando giù anche l’avversario. Adesso qualsiasi mossa viene fatta con una logica ben precisa con l’obiettivo di migliorarsi sempre.

Christopher Iotti, com’è arrivato l’accordo per questa stagione?

L’accordo tra me e il team è arrivato grazie a Giuliano Sartoni, che mi segue in tutte le gare e negli allenamenti. A circa metà 2023, durante l’estate, mi ha fatto conoscere i ragazzi del team MMP: alla fine, tra una chiacchiera e l’altra, mi hanno proposto loro di provare. Dopo la mia ultima gara a Cremona ci siamo scambiati i contatti, trovati un paio di volte e a quel punto mi hanno convinto sul progetto del 2024. Ci siamo trovati subito in sintonia. 

Sarà la tua prima stagione completa con un team, giusto?

Sì, negli anni precedenti mi sono arrangiato: ho sempre fatto il “fai da te” con la mia moto. La prima esperienza con un team però c’è stata nel 2023: per l’ennesima volta s’era rotto il motore della mia moto ed ero a piedi, ma grazie a Giuliano mi sono agganciato al team Pedercini e nelle ultime due gare del Motoestate ho usato una Kawasaki che avevano disponibile, cosa per cui li ringrazio tutt’ora.

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    Christopher Iotti, come ti sei trovato?

    È stata una prima esperienza davvero positiva, qualcosa di totalmente nuovo! Non dovevo più smontare la moto con le mie mani, oltre a dare gas in pista, quindi era anche un po’ più rilassante. È stato interessante anche provare una Kawasaki, visto che ho sempre avuto Yamaha, oltretutto “vecchia” perché era del 2016. Ho fatto un’esperienza nuova che mi torna utile anche per quest’anno: cambia la squadra, ma mi ha dato una base di come potrebbe essere.

    È decisamente un bel salto per te!

    Sarà la mia seconda esperienza con un team, stavolta però per tutto l’anno, con un team e una moto che hanno vinto anche l’anno scorso! Non vedo l’ora di andare a fare il primo test, sono molto curioso! Ancora però non abbiamo programmi in questo senso, quasi sicuramente però un test ci sarà a marzo. La prima gara sarà a fine aprile, ma vogliamo fare almeno un paio di test per conoscere meglio sia il team che la moto.

    Christopher Iotti, facciamo un passo indietro: dove nasce la tua passione per le moto?

    Inizialmente io ero appassionato di camion e basta, seguendo mio padre autista. Verso i 13-14 anni invece ho fatto un provino per correre in bicicletta e mi volevano prendere, ma all’epoca i miei non erano del parere. Poco dopo però arriva la mia prima moto, una Aprilia RS 50. La velocità mi è sempre piaciuta, forse un po’ me l’ha trasmessa mio padre e ho cominciato a fare su strada quello che oggi faccio in pista. Ero un ragazzino e non pensavo ai rischi su strada, mi è andata sempre bene! Dopo il cinquantino è arrivato il 125 e al compimento dei miei 19 anni, lavorando, sono riuscito a pagarmi la mia prima giornata in pista.

    Com’è andata?

    La mia prima volta è stata a Varano con la 125 piombata. Facevo i 110 km/h in fondo al rettilineo, ero praticamente fermo! Da lì però ho cominciato ad andarci una seconda volta, una terza, una quarta… Ho poi conosciuto Giuliano Sartoni, da lui ho comprato da lui una 125 da corsa e insieme abbiamo cominciato a fare qualche gara saltuaria nel Motoestate con la 125 SP, mai un campionato completo.

    Christopher Iotti, ricordi qualche gara in particolare?

    L’ultima in 125 SP al Mugello nel Trofeo Grand Prix 2T: è stata una gara abbastanza confusionaria, solo dopo sono venuti a chiamarmi perché avevo chiuso 3°! Io ad inizio gara avevo solo cominciato a superare, da qualche parte sarei arrivato [risata]. Oppure nel 2020, anno del mio primo campionato completo ma anche anno del Covid: ho corso nel Trofeo Motoestate, che quell’anno ha fatto 4 round ma 5 gare. Nella mia primissima gara ho fatto subito 3°! Ero partito col piede giusto, però non sono più riuscito a ripetermi, anche se comunque ho concluso come miglior pilota Yamaha in quella categoria. Erano anni in cui eravamo sempre io, Giuliano, qualche volta anche mio padre ed alcuni amici per darmi una mano. Ma avere dietro una squadra è davvero tanta roba!

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    Diciamo che, prima di questo cambio, ti sei fatto le ossa.

    In tutti i sensi! Fin dall’inizio, partendo da un grosso incidente a Varano in cui, in una qualifica, ho tamponato una ragazza ferma a bordo pista con il motore rotto. Io però non mi ero accorto, anche perché ero in scia ad un altro pilota che l’ha schivata all’ultimo, mentre io non sono riuscito ad evitarla e l’ho presa in pieno! Ero svenuto, mi sono anche rotto il polso destro… Ci ho messo circa 3-4 mesi per tornare in pista, sinceramente avevo anche un po’ di paura, ma pian pianino siamo tornati a girare. Ad un anno dall’incidente ho utilizzato una Yamaha 300 a noleggio, tanto per girare e magari togliermi la voglia, ma alla fine ne ho presa una mia.

    Christopher Iotti, la “tattica” quindi non ha funzionato.

    Direi di no! Quando mi sono preso la moto ho iniziato a fare sempre qualche gara saltuaria. Ma dopo un bel 2020 sono iniziati tutti i problemi, ero più fermo che in pista perché il motore si rompeva di continuo. Abbiamo fatto alcune gare in cui, con una quarantina di piloti al via, eravamo sempre nei 10 nei primi giri grazie a quello che, col tempo, è diventato il mio punto di forza, la partenza. Però succedeva sempre qualcosa… O si rompeva la moto o si spegneva: qualcosa non funzionava, detta sinceramente mi stava passando la voglia di correre… È stato allora che ci siamo agganciati a Pedercini.

    In chiusura, quali sono gli obiettivi per la stagione 2024?

    I presupposti per fare bene ci sono. In squadra con il pilota con più esperienza in questa categoria. Puntiamo a stare sempre nei primi 5, poi chissà…

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