19 Gennaio 2024

MotoGP, Pedro Acosta confessa: “Nel 2022 ho pianto tanto”

Acosta racconta il suo arrivo nel Motomondiale con il trionfo immediato in Moto3 e anche il difficile primo anno in Moto2.

MotoGP, Pedro Acosta e i retroscena sul 2022

Pedro Acosta nel 2024 sarà l’unico rookie in MotoGP e non mancano delle aspettative nei suoi confronti. Essendo un pilota di enorme talento e che viene indicato come un sicuro campione anche della top class, è inevitabile. Lui, il team GASGAS Tech3 e KTM dovranno essere bravi a gestire la pressione. Al primo anno in una nuova categoria c’è sempre tanto da imparare e non mancano i momenti complicati, però è importante saperli affrontare e uscirne rafforzati.

MotoGP, Acosta e il debutto incredibile in Moto3

Acosta è approdato nel Motomondiale nel 2021 e da esordiente si è laureato campione Moto3, sorprendendo da subito: “Sono arrivato nel Mondiale – ha raccontato nel documentario DAZN intitolato ‘Pedro Acosta, obligado a ganar’ – e dopo sette gare mi hanno indicato come campione del mondo. Ero quello che doveva vincere. Un ragazzo che arriva su una KTM ufficiale e con Red Bull alle spalle non lo porti lì per lasciarlo imparare. Vieni messo lì per vincere. Mi sono mancate cose come godermi una piccola squadra che ti fa crescere poco a poco fino al primo podio. Di colpo sono apparso nel campionato e da lì non sono riuscito più a fermarmi“.

Il pilota di Mazarron ha fatto un debutto shock in Moto3 e non è stato semplice gestire tutto non avendo tanta esperienza, però è riuscito a cavarsela bene: “Se non avessi vinto il titolo quell’anno – ammette – penso che tutti sarebbero rimasti delusi. La mia carriera non sarebbe continuata com’è adesso“.

Il difficile primo anno in Moto2

Dopo la corona iridata vinta nella classe inferiore, Pedro si è messo delle pressioni addosso e ambiva a trionfare da esordiente anche in Moto2: “Nel 2022 volevo essere di nuovo campione del mondo. Non andavo alle gare per altri motivi, ero fiducioso di potercela fare. Però non ho iniziato come avrei voluto. Sono successe alcune situazioni che mi hanno fatto dubitare che fosse possibile. Era difficile gestire la testa. In tre mesi sono capitate tante cose e c’era più pressione“.

I premi sette gran premi di Acosta nella classe intermedia sono stati complicati e non sono mancati i momenti di sconforto: “Ho pianto tanto in quel momento. Non capivo niente, non capivo cosa stava succedendo nella mia vita e nel campionato. Non ho pensato al ritiro, ma ho pensato se ne valesse la pena. Credo che nell’estate 2022 l’infortunio mi abbia aiutato molto a capire che era importante muoversi e cambiare il mio ambiente. Ho visto le cose in modo diverso. Mi serviva qualcuno che mi spingesse e mi desse la scintilla, perché ero in un momento in cui ero stufo di tutto. In quell’anno forse avrei potuto dire ‘Tutto finisce qui’, ma non avevo motivo di dirlo. Questi ultimi due e anni e la figura di Albert Valera mi hanno fatto vedere le cose abbastanza chiaramente“.

Foto: Instagram

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