23 Dicembre 2022

Dodò Boggio in marcia verso il Mondiale, prossima tappa la Rookies Cup

Dodò Boggio, 15enne torinese, sale in Rookies Cup nel 2023. Una doppia sfida assieme all'assalto al titolo European Talent Cup.

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È stato un 2022 a due facce per Edoardo “Dodò” Boggio. Una prima parte di stagione da grande protagonista in European Talent Cup (qui la nostra intervista di allora), a cui è seguito qualche errore che l’ha allontanato dalla vetta. Il sesto posto finale non è davvero da buttare, ma il 15enne torinese lo prende come un punto di partenza per il prossimo anno. Sarà un’annata doppiamente impegnativa, visto che Boggio debutterà in Red Bull Rookies Cup. Un altro passo più vicino ad un futuro approdo nel Mondiale… Ora per ‘Dodò’ è il momento di passare un po’ di tempo con la famiglia, prima di tornare a prepararsi per il doppio campionato. Ecco cosa ci ha raccontato Boggio alla fine di quest’anno.

Dodò Boggio, che bilancio fai di questa stagione 2022?

È stata molto positiva. Rispetto all’anno scorso abbiamo migliorato tantissimo la velocità: per tutto l’anno in tutte le gare siamo sempre stati in testa. Poi ho sempre girato da solo nelle prove libere e nelle qualifiche, i tempi li ho fatti sempre da solo e questo è importante. Le gare sono andate molto bene, il secondo posto di Estoril mi ha dato molta fiducia in me stesso. Poi di nuovo sul podio a Valencia, abbiamo continuato a lavorare e le due vittorie a Jerez sono state veramente bellissime. Mi sentivo molto bene con la moto e sono riuscito a conquistare un grande risultato. C’è stata anche la pole a Portimao.

Poi qualcosa è cambiato.

Da quel momento le gare non sono andate esattamente come dovevano andare. Ho lavorato sempre duramente, eravamo sempre lì davanti, con pole e prime file… Ma non è andata come speravamo, altrimenti in campionato saremmo stati molto più avanti.

Sei riuscito a spiegarti come mai?

Non c’è un motivo in particolare. Sei in gara, sei al limite e cerchi di fare il possibile, ma tra la curva perfetta e l’errore c’è pochissima differenza. Alla fine è un po’ questo il fatto: in gara devo stare un po’ più tranquillo nei primi giri, devo imparare a gestire la situazione nel gruppo, senza sorpassi al limite. Quello magari si può fare all’ultimo giro, quando puoi prenderti molti più rischi.

Cosa succede nella testa di un pilota quando ci sono tanti incidenti consecutivi? Nel tuo caso, rischi di pensarci troppo?

Quello un po’ sì chiaramente. Quando poi tocca alla gara successiva pensi che questa la devi fare bene, che non puoi sbagliare… Quello certamente ti condiziona un po’. È più una questione mentale: devo imparare a stare più calmo all’inizio di una gara, rimanere nel gruppo, non fare errori e non rischiare tanto.

L’anno prossimo sei di nuovo con Aspar Team. Quanto aiuta continuare con la stessa squadra?

Più che un team per me è una famiglia. Ormai sono dentro da due anni e mi trovo veramente molto bene come lavoro, sono in sintonia con loro. Quindi finché c’è la possibilità di restare io rimarrò lì, visto che appunto mi trovo molto bene.

Oltre a questo, nel 2023 debutti in Red Bull Rookies Cup.

Sono veramente molto contento. Dopo aver fatto un anno così, con momenti sia positivi che negativi, questa notizia è stata veramente la svolta. La moto sarà una KTM Moto3 che non ho mai provato, ma alla fine i piloti sono quelli della European Talent Cup, quindi il livello è lo stesso, molto alto. Mi hanno poi confermato il #47 e ne sono davvero contento, visto che corro con quel numero dal primo anno con le minimoto.

In calendario ci sono tre circuiti nuovi per te. Ce n’è uno che non vedi l’ora di conoscere?

Non conosco il Red Bull Ring, Le Mans e Assen, anche se diciamo che ci ho già girato. Non nella realtà, ci ho giocato in MotoGP 22! Posso dire che conosco abbastanza le piste. Giocandoci, la più bella delle tre mi sembra Assen. Il Red Bull Ring mi sembra abbastanza facile, poi magari è difficilissimo, Le Mans anche è bella tosta, però Assen è veramente bella.

Col debutto in Rookies Cup hai più occasioni per osservare da vicino i ragazzi del Mondiale.

Quelli della Moto3 li conosco quasi tutti, ci alleniamo insieme quando sono in Spagna. Sarà bello invece vedere quelli della MotoGP, come Quartararo e Marquez, i miei preferiti. Poi c’è anche Bagnaia, che ha vinto il Mondiale, ma un po’ tutti. Da loro si può imparare veramente tanto.

Se dovessi dare un voto a Edoardo Boggio per quest’anno, come lo giudicheresti?

Domanda difficile! Ma penso che mi darei un 7 e mezzo, massimo 8. Alla fine è stata una stagione positiva, ma poteva andare molto meglio, se pensiamo che a metà campionato ero primo. Potevo continuare così e lottare per il titolo già quest’anno, invece per gli errori che ho fatto non ho potuto. Speriamo di riuscirci l’anno prossimo.

Stagione finita, adesso quali sono i programmi?

Sono tornato martedì dalla Spagna dopo una settimana e mezzo di allenamenti. Mi fermerò a casa per le vacanze di Natale, per stare con la famiglia, poi da gennaio mi trasferisco in Spagna e vado a vivere lì. Tornerò poi per seguire gli stage dei Talenti Azzurri.

E per quanto riguarda la scuola? Con due campionati nel 2023.

Sarà tosta… L’anno scorso vivevo e studiavo in Spagna, andavo a scuola là. L’unica difficoltà alla fine era la lingua, ma in generale me la sono cavata bene. Con due campionati così però a scuola non ci sei praticamente mai. Abbiamo quindi trovato una soluzione: quando sono in Italia vado a scuola, quest’anno faccio meccanica, quando sono in Spagna o alle gare faccio la scuola online. Da dire anche che in Spagna le classi sono diverse: sei anni di elementari e quattro di medie. Lì facevo la terza media, che sarebbe la prima superiore in Italia.

Obiettivi in Rookies Cup e Talent Cup?

In Rookies Cup l’obiettivo sarà cercare di stare da subito nel primo gruppo, magari anche lottare per alcuni podi. In European Talent Cup punterò a stare davanti in tutte le gare, a non fare errori e ad essere costante. L’obiettivo è cercare di vincere il campionato.

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Foto: fimjuniorgp.com

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