9 Dicembre 2022

Andrea Verona campione del Mondo dimenticato “L’enduro però è vivo”

Il Campione del Mondo di enduro Andrea Verona spiega perchè l'Enduro non ha fatto breccia nel grande pubblico. Il sogno Dakar

Andrea Verona, enduro

Andrea Verona è la stella più brillante dell’enduro mondiale ma è praticamente sconosciuto al grande pubblico. Il ventitreenne vicentino quest’anno ha vinto il suo sesto titolo mondiale tra cui il primo tra gli assoluti, con il GASGAS Factory Racing Team. La sua specialità però, assieme al trial, non è seguita. L’enduro è molto praticato a livello hobbistico. Tanti appassionati, di tutte le età, vanno a fare la scampagnata in moto con gli amici e le garette amatoriali. Ma non guardano le gare in tv.

“Quest’anno abbiamo raggiunto tutti gli obbiettivi che c’eravamo posti ad inizio stagione – racconta Andrea Verona a Corsedimoto – Speriamo di ripeterci i prossimi anni. Questo risultati sono frutto di un grande lavoro e sono molto contento”.

Perché l’enduro è così tanto snobbato dal grande pubblico?

“L’enduro non è ben riconosciuto perché non c’è un seguito mediatico importante come negli altri sport motoristici. Però è molto praticato, ci sono tanti amatori e numerose aziende che ci investono. E’ vivo, con un grande movimento ed un ottimo potenziale. E’ importante che si evolva anche a livello mediatico per riuscire ad arrivare a più persone possibili”.

Ci racconti la tua storia?

“Ho 23 anni ed ho vinto il mio il mio sesto titolo mondiale: cinque di categoria ed uno assoluto, quello di quest’anno. Mi sono avvicinato al motociclismo grazie a mio papà che gareggiava nel motocross a livello regionale. Ha corso per 15 anni e mi ha trasmesso la passione per le 2 ruote in fuoristrada. Ho iniziato da piccolissimo, a tre anni e mezzo. Sono partito dal mini-cross per avvicinarmi poi all’enduro ed ho scelto questa strada per una serie di motivi e non è andata male, anzi. Sono molto contento di come sta andando, non avrei mai pensato di poter arrivare così in alto”.

Ti vedremo un giorno alla Dakar?

La Dakar ovviamente mi attira. Sembra simile all’enduro ma in realtà è una diversa e prima di tutto dovrei provare dei percorsi tipo quelli della Dakar per sapere come sono perché la guida è differente da quella a cui sono abitato. Sicuramente ci si può abituare e magari in un futuro, non vicino, posso provarci e pensare di partecipare un giorno alla Dakar”.

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