6 Ottobre 2016

Non solo Maria Herrera: Shizuka Okazaki wild card Moto3 a Motegi

Shizuka Okazaki sarà la wild card "in rosa" del Gran Premio di Giappone della classe Moto3 al Twin Ring Motegi: rivelazione del weekend?

Al Gran Premio del Giappone, previsto per la settimana prossima sul tracciato di Motegi, ci sarà una novità per quanto riguarda la Moto3: oltre a María Herrera ci sarà un’altra motociclista, ovvero Shizuka Okazaki, che realizzerà una wild card nel GP di casa in sella ad una TSR3 Honda del team Teluru & Kohara. Visto l’abbandono di Ana Carrasco (prima pilota a punti nel Mondiale Moto3 ma rimasta senza sella), era dalla fine della scorsa stagione che non erano più presenti due donne nella categoria minore del campionato del mondo.

Classe 1992, Shizuka Okazaki ha iniziato a correre in moto a 10 anni, influenzata dal fratello, entrando a far parte nel 2007 della Road Racing Academy, promossa dalla Federazione Motociclistica Giapponese (MFJ). Due anni dopo la ritroviamo nella MFJ Women Road Race Championship, che vince per due stagioni consecutive, mentre nel 2010 compete anche nell’All Japan Road Race Championship (il principale campionato giapponese), categoria GP-MONO, chiudendo diciannovesima.

Shizuka Okazaki in azione

Shizuka Okazaki in azione

Dal 2012 compete stabilmente nel All Japan Road Race Championship, categoria J-GP3 (la Moto3 del Sol Levante), ottenendo l’anno scorso il suo miglior piazzamento finale finora, un tredicesimo posto.

Al momento sesta in campionato con la Honda TSR3 del team UQ Teluru Kohara RT, non ha ancora vinto una gara né è mai salita sul podio, ma i costanti miglioramenti e la grinta dimostrata in pista hanno convinto la MFJ a chiedere ed ottenere una wild card per la ventiquattrenne di Yokohama, che quindi il prossimo weekend avrà la possibilità di misurarsi con i piloti più veloci del mondo.

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2 commenti

  1. alfonsogalub_696 ha detto:

    La prima pilota a punti nella storia del motomondiale è Taru Rinne, non Ana Carrasco.

  2. l.zecchin_417 ha detto:

    Buonagiornata Diana.
    Bene la solita manovra di markenting perdonate la mia arroganza
    Taru Rinne e Katia Poesghen a memoria sono le uniche donne a punti che io
    ricordi il problema è un’altro se hai un pilota uomo da meta’ classifica in giu’ non te ne fai nulla se hai una donna recuperi sponsor..
    Non me ne vogliono le donne ma un campionato femminile sarebbe piu’ coretto
    poi la Herrera guida bene e spesso resta tra i primi 10
    e tantissime donne guidano bene veramente bene ma a podio in motomondiale ci vuole altro.