21 Marzo 2022

King Kong Chantra: Campione per caso, vincente per merito

Il primo thailandese vincitore di un Gran Premio del Motomondiale ha una storia particolare. "Kong" Somkiat Chantra diventa "King" a Mandalika in un percorso quasi senza precedenti verso il successo.

King Kong Chantra: Campione per caso, vincente per merito

Il primo pilota thailandese a conquistare una vittoria in un Gran Premio del Motomondiale. Basterebbe questo per insignire Somkiat Chantra di un lasciapassare per la storia. Tuttavia, c’è di più. Molto di più. Qualche esempio? Ha vinto in un fine settimana dove ha rischiato di non esserci. Corre in una classe dove, tesi che andava per la maggiore tempo addietro, ci è arrivato per mancanza di alternative. Da pilota che veniva menzionato perlopiù per elementi folkloristici a vincente sul campo. Insomma: che soddisfazione per il 23enne Thai! E che storia per arrivare sul gradino più alto del podio di Mandalika.

CHANTRA CAMPIONE “PER CASO”

La parabola ascendente di Somkiat Chantra di fatto ha avuto inizio nella finale più imprevedibile e rocambolesca che si ricordi della Asia Talent Cup. Ottobre 2016, si corre a Sepang. L’originario di Chonburi sulla carta è ormai tagliato fuori dalla corsa al titolo, considerati i 20 punti di svantaggio nei confronti del capo-classifica e più soltanto 25 in palio nella gara conclusiva. In gara tuttavia si assisterà ad un pandemonio. Il suo futuro compagno di squadra Ai Ogura e Andi Farid Izdihar, entrambi “Campioni virtuali” in pista, sbagliano a stretto giro. Somkiat vince e si laurea Campione, oltretutto in una gara dove i gemelli Can e Deniz Oncu, con quest’ordine, salgono sul podio.

Somkiat Chantra Campione 2016 della Asia Talent Cup

VERSO IL MONDIALE

Questa improvvisa vittoria consente a Chantra, con supporto di A.P. Honda Thailand, di entrare nel programma giovani della casa dell’ala d’orata. Due anni di Moto3 nel CEV poi, dal nulla, la promozione a tempo pieno al Mondiale. Non nella entry class, bensì in Moto2 con Honda Team Asia. Mancanza di alternative? Scelta per la statura e corporatura fisica di Somkiat? All’epoca se n’era dibattuto a lungo, sta di fatto che il buon Somkiat ha avuto un percorso di accesso al Motomondiale non propriamente abitudinario.

ANNI DIFFICILI, MA…

Le difficoltà non sono mancate, tanto da trovare il bandolo della matassa soltanto lo scorso anno con il ben noto exploit austriaco di Spielberg (5° in gara). Una performance che gli ha permesso di proseguire l’avventura mondiale, trovando la quadra con un team contestualmente rafforzatosi da un punto di vista tecnico.

NON DOVEVA ESSERCI A MANDALIKA

Il 2022 per Somkiat inizia con test invernali spumeggianti, lasciando mormorare un po’ tutti quando, spesso e volentieri, lui e Ogura si ritrovavano in cima al monitor dei tempi. “I big hanno motori un po’ stanchi, vedrete quando si farà sul serio“, si diceva. Col senno di poi, quei crono non erano frutto di motori iper-pompati o della gomma morbida della vita. C’era della sostanza, per entrambi i piloti Honda Asia. Ogura, dopo un più che convincente 2021 da rookie, si è confermato in Qatar dov’è mancato proprio Chantra, fuori gioco per la frattura di un dito della mano destra rimediata in seguito ad una caduta nel Q2. Gara saltata ed a rischio la successiva trasferta di Mandalika.

CHANTRA NELLA STORIA

Al Gran Premio d’Indonesia si è tuttavia presentato al via e la storia-di-Chantra-nella-storia ormai è nota a tutti. La Thailandia che, per anni, ha sognato con i fratelli Wilairot, raggiunge la prima vittoria nel Motomondiale con Chantra, per diverso tempo sottovalutato persino in madrepatria rispetto ad altri suoi colleghi connazionali. Somkiat dai capelli platinati vince in quello che, a tutti gli effetti, non è il suo primo podio iridato. Nel 2019 alla 8 ore di Sepang del Mondiale Endurance FIM EWC concluse secondo con Honda Asia Dream Racing, in equipaggio con Zaqhwan Zaidi ed il già menzionato Andy Farid Izdihar. Trovandosi bene quel weekend con la Honda CBR 1000RR preparata dalla squadra di Makoto Tamada, dalla denominazione analoga, ma struttura differente rispetto alla realtà del Motomondiale capeggiata da un altro All Japan come Hiroshi Aoyama.

Somkiat Chntra in trionfo al Gran Premio d’Indonesia Moto2

KING KONG

In una nazione che ha atteso per anni questo momento, chiaramente Somkiat Chantra è diventato idolo della folla. Da “Kong“, il suo nickname, dopo questa vittoria potrebbe autoproclamarsi “King“. Considerando che la Thailandia è una monarchia parlamentare, forse è meglio evitare…

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