11 Settembre 2014

Valentino Rossi: “Da qui a Valencia voglio vincere una gara”

Rossi parla di Misano, del suo team, Burgess, Ducati...

Il Gran Premio di casa, i propositi per le ultime sei gare della stagione, l’uscita di scena dal suo team Moto3 di Vittoriano Guareschi, l’eventuale ritorno di Jeremy Burgess. Tante sono state le domande poste a Valentino Rossi nel corso della consueta conferenza stampa alla vigilia delle prime prove del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini a cominciare dai suoi obiettivi da qui a Valencia.

Da qui a fine stagione ho un obiettivo importante: vincere una gara“, ha ammesso il Dottore. “Per raggiungere questo traguardo il problema è… Marquez! C’è poi la possibilità di concludere secondo in campionato: Pedrosa non è così distante, ma c’è da dire che anche Lorenzo si è riavvicinato molto in classifica. Per centrare questo obiettivo sarà indispensabile esser competitivi in ogni pista e salire, il più volte possibile, sul podio“.

A cominciare da Misano, la sua gara di casa. “Finora la stagione è andata bene, salire sul podio è sempre una bella sensazione, ancor più se ci riesci qui a Misano. Sarà un weekend speciale, si corre vicino a casa mia e su una pista a me e alla Yamaha particolarmente favorevole se pensiamo che Jorge (Lorenzo) ha vinto qui nell’ultimo triennio. Io a Misano avevo corso anche sul tracciato vecchio, ora è cambiata molto non soltanto al senso di percorrenza: una volta era molto importante il ‘Carro’, ora non è più così determinante. Inizialmente era un pò strano correr su questa pista a senso di marcia invertito rispetto al solito, ma mi piace anche in questa configurazione“.

Nei giorni scorsi si è parlato molto di Valentino per una sua intervista rilasciata al sito internet ufficiale della MotoGP dove parlava dei suoi due anni trascorsi in Ducati come di “Un errore“. Anche se… “A dir la verità questa dichiarazione è stata estrapolata in un contesto più ampio: non ho detto così, ho detto che non c’è alcun rimpianto. Correre in Ducati era una sfida affascinante, dovevo provarci. Vincere con la Ducati sarebbe stato grandioso: purtroppo non è andata così, ma non ho mai rimpianto questa scelta. La Ducati era una moto diversa da guidare rispetto alla M1, soprattutto ti lasciava un feeling diverso all’anteriore. In quei due anni con Filippo Preziosi abbiamo cercato di risolvere questi problemi, ma non siamo riusciti a trovare una soluzione e non ho mai trovato la maniera giusta di guidare questa moto“.

Rossi ha poi parlato di quanto successo al suo team in Moto3 (Sky Racing Team VR46) settimana scorsa con l’uscita di scena di Vittoriano Guareschi, spendendosi in elogi verso Enea Bastianini. “Sfortunatamente abbiamo preso questa decisione nei giorni scorsi. Con Vitto non eravamo della stessa opinione per il futuro riguardo a scelte tecniche. E’ un peccato perchè avevo e conservo tuttora un buon rapporto con lui: ci conosciamo da quando avevo 14 anni, abbiamo già lavorato insieme in Ducati… il nostro rapporto continua, ma non più professionalmente. Avevamo diverse idee sulle scelte tecniche per la squadra in vista del 2015. Quanto a Bastianini, credo sia la grande sorpresa del 2014, specie tra i piloti italiani. Lui già nella Rookies Cup era molto veloce, ma nessuno si aspettava di vederlo competitivo in Moto3 già al primo anno. Bastianini guida molto bene, ha già fatto diversi podi, credo sarà molto forte in futuro“.

Infine Valentino ha detto la sua riguardo alle voci che vorrebbero in Jeremy Burgess il futuro capo-tecnico di Jack Miller in MotoGP. “Sarei molto contento se tornasse in quest’ambiente. Non so tuttavia se questa notizia è vera o meno. Io lo spero, Miller da lui potrebbe imparare tante cose… Alla fine è sempre bello quando un ‘vecchio amico’ torna nell’ambiente dove lavori“.

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