11 Aprile 2024

MotoGP, Zarco spiega il suo cambiamento: “Non mi distruggo più”

"Non sono Marquez o Bagnaia, ma...": Zarco racconta come ha cambiato la sua mentalità negli ultimi anni.

MotoGP Johann Zarco team LCR Honda

La Honda vanta degli ottimi precedenti ad Austin e questo sicuramente è di buon auspicio per tutti i piloti, anche se la RC213V è cambiata e la concorrenza si è rafforzata. Lo scorso anno il team LCR fu grande protagonista con Alex Rins, secondo nella sprint e poi vincitore della gara lunga. Nel 2024 al posto dello spagnolo c’è Johann Zarco, che negli Stati Uniti spera di disputare un buon weekend dopo aver raccolto solo 5 punti nei primi due gran premi di questo campionato MotoGP.

MotoGP, Zarco crede nel progetto Honda

Con la Ducati del team Prima Pramac aveva un pacchetto tecnico che gli poteva permettere di ambire a lottare per il podio, oggi la situazione è radicalmente cambiata. Il quasi 34enne francese è consapevole della necessità di dover lavorare tanto per poter tornare ad avere determinate ambizioni, è un processo che richiede tempo.

Zarco, intervistato da Motorcycle News, ha ribadito di essere paziente in questa sua nuova avventura nel team LCR Honda, nel quale resterà almeno fino al 2025: “Naturalmente puoi essere frustrato perché sei limitato in ciò che puoi fare, però dobbiamo essere pazienti. Questa è la situazione attuale, posso solo dare informazioni e poi spetta agli ingegneri. Stiamo battagliando contro moto che hanno già una base sulla quale sviluppano, mentre noi stiamo ancora cercando la base. Per questo a volte abbiamo grossi problemi, ma ho fiducia nei giapponesi“.

Il cambiamento di Johann

Il due volte campione del mondo Moto2 ha raccontato di aver cambiato alcune cose dall’anno scorso. Ad esempio il modo di allenarsi e anche l’approccio mentale: “Non mi dico più che non sono abbastanza veloce. A volte pensavo ‘Sono una merda’, ero molto duro con me stesso. Poi, anche grazie all’esperienza, ho capito che ‘ok, non sono Marc Marquez o Pecco Bagnaia, che vincono gare e titoli, ma vado abbastanza bene se dimostro di essere sempre competitivo’. Prima mi mettevo troppa pressione addosso e se non correvo con i migliori vedevo tutto nero. Ho imparato ad analizzare meglio e a non distruggermi troppo facilmente. È positivo avere questa mentalità, per continuare a spingere senza distruggersi“.

Zarco ha ammesso che in passato si è caricato di una pressione eccessiva, dettata dalla volontà di stare con i top rider e di conquistare risultati importanti. Essere ambiziosi è fondamentale in un campionato di alto livello come la MotoGP, però bisogna essere bravi a gestire ogni situazione per evitare di perdere il controllo. Facile a dirsi, difficile a farsi. Ad ogni modo, oggi il pilota francese sembra avere la mentalità giusta per affrontare un progetto impegnativo come quello HRC. La sua esperienza può essere molto preziosa nello sviluppo della RC213V.

Foto: LCR Honda

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