15 Settembre 2022

MotoGP, Yamaha pensa al V4. Il Project Manager: “Se serve ne terremo conto”

Kazutoshi Seki, Project Manager del Team Yamaha MotoGP, non esclude l'ipotesi del motore V4 per la YZR-M1 del futuro.

MotoGP, Kazutoshi Seki

Yamaha al lavoro sul doppio fronte del campionato MotoGP in corso e sul prossimo prototipo M1. Sarà utile l’innesto di Cal Crutchlow nel box RNF, dove prenderà il posto del dimissionario Andrea Dovizioso, così da sfruttare sei weekend di gara per proseguire il lavoro sull’evoluzione della moto 2023. Nel test di Misano gli ingegneri di Iwata hanno portato nuove componenti, tra cui una specifica di motore per la prossima stagione che ha raccolto i primi consensi di Quartararo e Morbidelli. Ma da qui all’inizio della prossima stagione c’è ancora molto lavoro da fare per allestire un pacchetto vincente.

Yamaha e la nuova filosofia MotoGP

Nella due giorni di prove ufficiali MotoGP a Misano ai box Yamaha si è visto anche l’ingegnere Luca Marmorini. Dal mese di gennaio collabora a stretto contatto con i tecnici nipponici sull’area del quattro cilindri in linea, punto debole più volte sottolineato dal campione francese. Una garanzia per aumentare cavalli e a Misano il contachilometri ha ripreso a salire. Inoltre in azienda assistiamo a repentini cambiamenti ai vertici: nel 2019 Takahiro Sumi ha sostituito Kouichi Tsuji nei panni di project leader, nel 2022 è salito Kazutoshi Seki, precedentemente noto per il suo ruolo di ingegnere elettronico, nel paddock della MotoGP dal 2001.

Oggi Seki è Project Manager del Team Yamaha MotoGP e, in sintonia con Fabio Quartararo, sa che il motore è la priorità del progetto. “Sappiamo che la velocità è la prima richiesta dei piloti. Non siamo stati in grado di ottenere le massime prestazioni dal motore, per molte ragioni. Però se ci concentriamo solo sulla velocità massima, il motore può essere aggressivo, quindi cerchiamo di ottimizzare il motore, il che è molto difficile. Quindi stiamo cercando di ottimizzare tutte le aree, il motore, il telaio e l’aerodinamica sono stati modificati – spiega l’ingegnere giapponese a MotoGP.com -. Non so se l’attuale moto sia più aggressiva (rispetto al 2019). Noi cerchiamo di avere un buon equilibrio tra la massima potenza del motore e un carattere morbido“.

Yamaha pensa al V4

Nei due test Irta a Barcellona e Misano il team Yamaha ha portato due evoluzioni 2023 del motore quattro cilindri in linea. Non è da escludere che nel medio-lungo la Casa di Iwata pensi al V4, un cambiamento che necessita di tempo prima di essere portato in pista. La YZR-M1 vista ai test inizia ad avere più cavalli e le prime richieste di Quartararo sono esaudite, bisogna però anche essere al livello della concorrenza. “Yamaha ha provato la moto 2023 e pensiamo che possa essere competitiva. C’è ancora molto margine sul quattro cilindri in linea. Se penseremo che un’altra architettura di motore offra più vantaggi ne terremo conto”.

Foto: MotoGP.com

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