25 Febbraio 2024

MotoGP, Yamaha gelida dopo i test: “Siamo ancora lontani”

Yamaha ancora lontana dai rivali dopo i test MotoGP invernali. Massimo Meregalli fa una lucida analisi sull'evoluzione della YZR-M1 2024.

MotoGP, Fabio Quartararo

La Yamaha lavora da tempo a pieno regime per portare avanti l’evoluzione del prototipo MotoGP, ma i test preseason hanno rivelato che la M1 è ancora distante dalle big. L’arrivo di Alex Rins al posto di Franco Morbidelli è stato un primo tentativo di rinnovamento per la Casa di Iwata. L’ingresso di Massimo Bartolini in veste di direttore tecnico viene considerato un colpaccio quasi senza precedenti nel paddock. Ma prima di ritornare a competere per il titolo mondiale potrebbero servire ancora diversi mesi. L’anno scorso la Yamaha ha vissuto la sua prima stagione senza vittorie in MotoGP dal 2003.

L’analisi di Maio Meregalli

In questa frenetica attesa di vedere la Yamaha ritornare al top, ci sono i contratti dei piloti in scadenza. Quello di Fabio Quartararo scade il 31 dicembre prossimo, ma entro la fine della primavera servono certezze e, soprattutto, la firma sul rinnovo o con un altro costruttore. I test invernali non hanno portato nessuna ventata di ottimismo nel box dei Diapason e il team manager Massimo Meregalli ne è consapevole. C’è stato un lieve miglioramento in termini di velocità massima, ma il gap dai concorrenti resta ancora importante. “Onestamente speravo che saremmo stati più vicini“, ha detto al termine del test MotoGP in Qatar. “Non mi aspettavo che i concorrenti facessero questo grande passo“.

Un tema ricorrente per la Yamaha è il ritmo in qualifica. Nella passata stagione Fabio Quartararo ha avuto più volte problemi ad entrare in Q2, il time attack è un tallone d’Achille. E senza una partenza dalle prime fila diventa impossibile giocarsela contro otto Ducati e gli altri avversari. “Il distacco nei time attack è ancora importante, su questo dobbiamo concentrare tutte le nostre forze“, sottolinea Meregalli. “Molte volte partire davanti porta dei vantaggi. È un’area che dobbiamo migliorare… Speriamo di poter trovare una soluzione durante la stagione. Siamo ancora lontani ma è stato positivo“. Due gli obiettivi degli ingegneri di Iwata: trovare più grip al posteriore e prolungare la vita degli pneumatici.

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