8 Aprile 2024

MotoGP, TKO aveva offerto più di Liberty Media: il retroscena

TKO Group fa sapere che la sua proposta per l'acquisto di Dorna era superiore a quella presentata da Liberty Media.

MotoGP TKO Group

Dopo la F1, Liberty Media è pronta a gestire anche la MotoGP. Una settimana fa c’è stato l’annuncio dell’accordo per l’acquisizione dell’86% di Dorna Sports per 4,2 miliardi di euro e ora manca solo il via libera, atteso entro fine 2024, delle autorità in materia di concorrenza per rendere tutto effettivo. C’è grande curiosità di vedere cosa cambierà con la nuova gestione. Carmelo Ezpeleta ha anticipato che non dovrebbero esserci stravolgimenti, vedremo se sarà così.

MotoGP a Liberty Media, ma poteva essere di TKO

Liberty Media non era l’unica interessata a diventare la nuova padrona della MotoGP. Si erano fatti avanti anche Qatar Sports Investment e TKO Group. La prima è una società di investimento legata al Qatar Investment Authority, ovvero il fondo sovrano del Qatar. Tra i suoi asset c’è il Paris Saint-Germain, famosa squadra di calcio di Parigi acquisita nel 2012.

Il TKO Group, invece, è un gruppo americano che opera in settori come sport e intrattenimento. È proprietario della UFC (Ultimate Fighting Championship, la più importante organizzazione di arti marziali miste al mondo) e della WWE (World Wrestling Entertainment, l’organizzazione leader in ambito wrestling). Insomma, Liberty Media ha avuto la meglio su due colossi.

La rivelazione di Ariel Emanuel

Ariel Emanuel, CEO di TKO Group, ha svelato un retroscena importante al Financial Times: “Sappiamo che la nostra offerta valeva 200 milioni di euro in più rispetto a quella di Liberty Media“. E ha aggiunto di non capire per quale motivo non sia stata accettata la proposta più alta.

Il Financial Times stesso spiega che Bridgepoint, società britannica con la maggioranza delle azioni di Dorna Sports, non ha contestato il valore dell’offerta di TKO e ha rifiutato di commentare le dichiarazioni di Emanuel. Però, una persona vicina all’affare ha fatto sapere che i padroni di UFC e WWE erano “culturalmente non adatti“. Forse, Bridgepoint ha preferito vendere a chi ha già maturato esperienza nell’ambito del motorsport, dato che Liberty Media gestisce la F1 dal 2017.

Foto: TKO Group

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