8 Aprile 2024

National Trophy 600: Marco Marcheluzzo apre le danze, solo 14 partenti

Marco Marcheluzzo ha vinto la battaglia National Trophy 600 davanti al giovane svizzero Lee Doti e Michael Coletti. Pochi al via

National Trophy 600 Misano

Da ventiquattro partenti nella prima gara del National Trophy 600 del 2023 a quattordici di quest’anno. Com’era ampiamente prevedibile, i nuovi regolamenti hanno portato ad una drastica riduzione dei piloti al via. Ancora non è uscita l’entry list della 1000 ma i piloti saranno certamente meno che in passato. Le due classi, lo ricordiamo, quest’anno hanno calendari differenti e le 1000 debutteranno il 21 aprile, sempre a Misano ma nel week-end della JuniorGP. In questa categoria i riflettori saranno puntati su Luca Salvadori, Alessandro Andreozzi e Filippo Rovelli.

Intanto nel primo appuntamento del National Trophy 600 ha trionfato Marco Marcheluzzo, sulla Kawasaki del team Black Flag Motorsport. Era il super favorito della vigilia ma non ha avuto vita facile. Scattato dalla pole position ha dovuto difendersi da Lee Doti e Michael Coletti, autore però del giro più veloce della gara con il crono di 1’40”302. Marcheluzzo l’anno scorso aveva terminato il campionato al terzo posto dietro al vincitore Roberto Farinelli e Micheal Canducci, ora al via del Campionato Italiano Supersport NG.

“Sono stato calmo nei primi giri poi poi terzo passaggio ho sferrato l’attacco decisivo – ha commento Marco Marcheluzzo – Nella seconda parte di gara ho pensato ad amministrare, visto che tentare la fuga oggi non era possibile. Sono molto soddisfatto perché avevo margine e di sicuro anche a Vallelunga potremo dire la nostra“.

Nota curiosa: tra i piloti presenti al National Trophy 600 c’è anche il gentleman rider Giampaolo Carmeli, team manager del 44 Racing. Il team era nato per volontà di Alvaro Barboni, papà di Christian, pilota dal numero 44 scomparso in un incidente stradale in auto nel luglio 2004. Il 44 Racing ha partecipato per anni al Campionato Italiano vincendo il tricolore Moto2 del 2012 con Ferruccio Lamborghini.

Photo Credits Giorgio Panacci

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