8 Aprile 2024

Formula 1: le cartoline dal Giappone, chi ride e chi piange  

Il quarto appuntamento della stagione di Formula 1 ci ha ridato il vero Max Verstappen, che si è imposto in maniera decisa sulla concorrenza.

Il quarto appuntamento della stagione è stato archiviato, dopo che il rischio di un suo annullamento è stato pure corso. Il terremoto che giovedì aveva colpito Taiwan aveva alzato l’allerta in Giappone per rischio tsunami. Il tutto è rientrato e nemmeno la pioggia si è avvicinata, lasciando la Formula 1 a godersi la sua gita in Giappone. Suzuka ci ha ridato il vero Max Verstappen che nella terra del Sol Levante fa il samurai, non lasciando nulla agli avversari. I temi ci sono ed allora catapultiamoci sulle cartoline belle e tristi che sono state spedite dal circuito nipponico.  

Le cartoline dei buoni propositi

La cartolina più bella è quella che spedisce Max Verstappen alla figlia Penelope. La bimba che era in Australia, vedendo il papà non vincere si era preoccupata, credeva che fosse lei a portare male. Max, quindi, ha dovuto vincere non solo per il campionato di Formula 1, ma anche per sua figlia. Sergio Perez si è rispedito come in Australia una cartolina da solo. Questa volta però è diverso, ora c’è la foto del suo sorpasso su Lewis Hamilton per dimostrare soprattutto a sé stesso che il talento c’è. Carlos Sainz ha mandato una cartolina del suo sorpasso su Charles Leclerc a chi ancora lo mette in dubbio. Lo spagnolo è in uno stato di grazia, avendo conquistato 3 podi su 3 gare disputate. Alcune scuderie lo stanno monitorando soprattutto la Red Bull e la Mercedes.  

Fernando Alonso ha inviato una sua cartolina dell’arrivo a Johnny Depp, vi ricordate quando l’attore statunitense interpretava Capitan Jack Sparrow? In una sua missione andò alla ricerca della fonte della giovinezza e visti i risultati il pilota spagnolo sarebbe interessato a sapere dove si trova, sesto al traguardo e una voglia matta di lottare contro tutti gli altri. Una bella cartolina è stata spedita dai due piloti Alpine alla loro casa, voi direte ma perché? Sono arrivati terzultimi e penultimi in gara, sì ecco, quello è il motivo vero. Ora ci provano con la scaramanzia, dato che ogni volta che hanno mandato cartoline per svegliare il team, il team ha continuato a dormire. L’ultima e forse la più significativa cartolina è quella di Yuki Tsunoda. Il giapponese conquista un punto in casa ma soprattutto rende ancora più felici un popolo che da sempre ama la Formula 1. Yuki c’è, sta crescendo alla grande e chissà che un giorno non arrivi nella scuderia madre.  

Le cartoline del rammarico di questo quarto round della Formula 1

Leclerc si è spedito da solo una cartolina delle parole che ha pronunciato quando gli hanno detto che è stato il pilota di giornata. Il monegasco è in difficoltà, non di talento sia chiaro, ma di tranquillità. Charles deve ritrovare le giuste convinzioni, quelle convinzioni che gli hanno fatto sposare la causa Ferrari. Una cartolina piena di complotti è partita da George Russell alla FIA. George ieri non ha preso bene che Fernando abbia dato ad Oscar Piastri il DRS per non farlo avvicinare. Caro Russell, quando ti metti contro Alonso, devi sapere anche a ciò che vai in contro, anche se non è tutta colpa sua. Questa Mercedes proprio non c’è. Logan Sargeant ha mandato alla Williams una cartolina con la sua foto al traguardo, come a dire:” Questa è la mia, vedete di non dare altri pezzi miei al mio compagno”.

Hamilton ha mandato una lettera con la sua uscita dal circuito a tutti gli addetti stampa della Formula 1 ieri. Il sette volte campione del mondo è andato via anzi tempo dall’autodromo giapponese, dopo che un giornalista gli ha chiesto della Ferrari. Il giornalista ha fatto il suo lavoro o, meglio, ha fatto la domanda scottante. Il britannico, tuttavia, non sente sua la W15 ed era normale che lo trattasse in malo modo, ci vuole più tatto e più rispetto per i piloti. Le ultime due cartoline vanno a braccetto ed una la spedisce Daniel Ricciardo e l’altra Alexander Albon. I due si prendono subito ad inizio gara: l’australiano è una brutta copia di sé stesso, il thailandese con questa Williams fatica più del solito. I destinatari sono loro due, qua c’è da invertire il trend.      

La Formula 1 sta per tornare in Cina

Una settimana di riposo per tutti, magari per vistare al meglio l’Asia. Questo perché sarà la Cina il prossimo appuntamento, un round che torna in calendario dopo 5 anni. La pandemia aveva privato ad una delle due più grandi potenze mondiali di avere il suo GP in Formula 1, ma ora la sua vetrina può tornare. Certo fa strano, in una nazione che si muove sempre più sull’elettrico punta tutto su uno sport con motori ibridi. Politica ovvio, ecco perché noi torniamo alla pista. Verstappen e la Red Bull in terra cinese vorranno continuare a costruire questa muraglia che li divide dalla concorrenza, ma chissà che qualcuno non si trasformi in Gengis Khan. Il sovrano mongolo riuscì a conquistare la Cina quando ancora la muraglia non c’era ed allora gli altri piloti dovranno trovare il punto esatto in cui questa perfetta muraglia di Max e la sua RB20 non è stata ancora eretta.

FOTO: social Formula 1

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