16 Luglio 2022

MotoGP, test Honda a Jerez: soluzioni per le temperature bollenti

Honda ha tenuto un test privato MotoGP a Jerez con Stefan Bradl. L'obiettivo è trovare soluzioni per le carene che diventano roventi.

MotoGP, Stefan Bradl

Honda è al lavoro per risolvere i problemi della RC213V e in questi giorni ha tenuto un test privato a Jerez con Stefan Bradl. I tecnici HRC hanno scelto di raccogliere dati alle alte temperature dopo quanto accaduto nel week-end di MotoGP al Sachsenring, dove il collaudatore tedesco, che ancora una volta sostituisce Marc Marquez, ha riportato ustioni al piede destro a causa di una carena diventata rovente in condizioni climatiche estreme. Il problema potrebbe ripetersi durante le prossime tappe estive e quelle in Oriente, come in Thailandia e Malesia, quindi bisogna correre ai ripari.

Temperature e altri problemi in casa Honda

In Germania la Honda ha incassato un altro record negativo: nessun pilota dell’Ala dorata ha centrato la zona punti. Sulla carena di Pol Espargarò sono state rilevate temperature intorno ai 100°, mentre l’asfalto raggiungeva i 60°. Gli ingegneri giapponesi avevano alcune idee su come migliorare il flusso d’aria internamente, ma non è certo l’unico problema della RC213V in questo momento. Manca la prestazione sul giro secco, i piloti non riescono a sfruttare l’extra grip delle gomme morbide nuove, da qui le difficoltà a fare punteggio. Dall’inizio della stagione MotoGP 2022 HRC ha conquistato un solo podio, con Pol Espargarò a Losail. Poi il vuoto, divenuto ancora più profondo con il nuovo forfait di Marc Marquez dopo la gara del Mugello.

La priorità del campione di Cervera è trovare maggior feeling con l’anteriore, caratteristica andata persa nel tentativo di acquisire più aderenza al posteriore. Difficile trovare il giusto equilibrio e l’operazione degli ingegneri richiede ancora tempo, forse un paio di mesi. Servono aggiornamenti sostanziosi al telaio che dovrebbero arrivare nelle prossime gare, così da rappresentare una base per il prototipo 2023. Sarà Marc Marquez a dare il suo prezioso feedback al ritorno, che molti sperano possano avvenire nel test di Misano a settembre. E pensare che nei test MotoGP invernali la RC213V sembrava potesse essere la moto “rivoluzionaria” capace di migliorarsi in ogni area con risultati strepitosi.

Alex Marquez cambia Casa

Ma già al termine del primo week-end in Qatar i fratelli Marquez avevano compreso che qualcosa non andasse. Fino a divenire ben evidente nelle tappe successive. “Hanno realizzato una nuova moto, Honda ha investito molto. Nella preseason è andata abbastanza bene“, ha spiegato Alex Marquez. “Ma in Qatar ho avuto i primi problemi. che sono poi divenuti più seri. Quando hanno introdotto nuove parti e idee le cose non sono migliorate. Ecco perché non ci siamo sviluppati ulteriormente“. Da qui la decisione di cambiare rotta per il futuro in MotoGP, con la firma per il team Gresini Racing dove salirà su una Ducati GP22. In questo momento la Desmosedici GP è la moto più richiesta in griglia, sia per tentare il riscatto che per vincere. Medesima sorte per Pol Espargarò che tenterà una nuova avventura con il ritorno in KTM, mentre resta incerto il futuro di Taka Nakagami.

Lascia un commento