4 Marzo 2022

MotoGP, Suzuki ottima partenza. “Non avremo i problemi del 2021”

Zampata Suzuki nel day-1 in Qatar. Alex Rins e Joan Mir sottolineano i miglioramenti della GSX-RR. "Meglio di quanto ci aspettassimo."

rins suzuki

Alex Rins primo, Joan Mir terzo e le migliori velocità di punta nella prima giornata di libere in Qatar. In Suzuki sembrano partiti davvero col piede giusto, come dimostra anche la soddisfazione espressa da entrambi i piloti. Certo con cautela, in attesa di ulteriori riscontri tra qualifiche e gara, ma ci sono già dei lati positivi da evidenziare, passi avanti rispetto alla scorsa edizione di questo evento MotoGP. Come il miglioramento del motore e la presenza dell’abbassatore, ma anche altri dettagli per “difendersi” contro i rivali e quindi poter lottare ad armi pari.

“Possiamo respirare sul dritto”

Nelle FP2 Alex Rins ha messo a referto la migliore top speed, 355.2 km/h. Oltre appunto al miglior crono di giornata, davvero niente male. “Abbiamo fatto tanto nel corso della preseason e la moto qui sta andando molto bene, meglio di quanto ci aspettassimo” ha sottolineato il pilota #42. Rimarcando le maggiori novità. “Il motore è diverso, ma c’è anche l’abbassatore che l’anno scorso non avevamo. Oggi poi sono stato rapido sia con gomme nuove che usate.” Ma ‘sprona’ i suoi a fare ancora di più. “Siamo fiduciosi, Suzuki ha lavorato bene, ma ci serve ancora qualcosa. Se si rilassano un po’ siamo fregati!” ha detto con una risata. Per quanto riguarda poi il feeling in rettilineo, “Ho cercato di seguire anche qualcuno, prendendo la scia, e mi sono sentito bene. Adesso possiamo respirare, prima no, anche se certo vedremo poi in gara.” Si punta alla pole? “Oddio, sono tanti anni che non la faccio! Quel che è certo però è che proveremo a lottare per la prima o la seconda fila.”

“Nelle stesse condizioni dei rivali”

Poco dietro c’è Joan Mir, 354 km/h (ex aequo con Viñales, Bastianini e Pol Espargaró) ed il terzo best lap del venerdì. “Il pacchetto è migliorato e si vede” ha rimarcato l’iridato 2020. “Abbiamo svolto un ottimo lavoro nella seconda metà dell’anno scorso per capire meglio le nuove gomme e cosa ci mancava per essere veloci. Il ritmo è buono e quindi anche i tempi.” Un po’ di relax quindi? “No, quello mai” ha risposto ridendo. “Voglio sempre di più, fa parte del mio carattere.” Sottolinea poi che “La top speed è migliorata e non avremo tutti quei problemi dell’anno scorso, probabilmente potremo difenderci meglio sul dritto. Ora dobbiamo migliorare anche in qualifica, un altro dei nostri punti deboli: ci abbiamo lavorato parecchio anche nei test.” In generale, “C’è un “in più” nel motore che ci dà un paio di decimi in più, poi col device e tutto siamo nelle stesse condizioni dei nostri rivali.” Si può lottare contro le Ducati? “Dove devo firmare?” è la pronta risposta. Per poi tornare serio. “Sarà molto difficile, non siamo lontani ma bisogna vedere in gara che succede, anche se certo questo è uno step per permetterci di difenderci.”

Foto: Michelin Motorsport

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