5 Giugno 2020

MotoGP, Spy Attitude: Un nuovo telaio KTM nei test privati in Austria

KTM ha completato due giorni di test al Red Bull Ring. Si intravvede qualche novità in termini di telaio: vediamo da vicino cos'è cambiato.

La scorsa settimana, il team KTM è stato la prima squadra MotoGP a realizzare due giorni di test. Tutto questo si è svolto al Red Bull Ring. Per loro, come per Aprilia, il congelamento tecnico deciso per i motori e l’aerodinamica non avrà luogo fino al 29 giugno. Pol Espargaró e Dani Pedrosa si sono concentrati sullo sviluppo, come aveva recentemente sottolineato Mike Leitner.

Sono passati esattamente 86 giorni da quando piloti e team tecnico hanno lavorato su questi prototipi. I 2 giorni di test privati in Austria sono stati molto utili per loro. Piloti, personale e fabbrica sono riusciti a testare nuove parti, oltre a poter recuperare il ritmo, ricominciando a ritrovare i giusti automatismi. Abbiamo recuperato alcune foto da un video del loro ritorno in pista e abbiamo notato gli ultimi sviluppi su questa moto.

La KTM RC16 è una moto davvero riuscita dal punto di vista estetico. In questa foto però possiamo vedere il tealio. Si tratta di una nuova struttura  KTM, più vicino a un telaio monotrave che al traliccio tubolare che abbiamo conosciuto fino ad ora. Il dna KTM però è ancora presente, le sezioni di tubi di acciaio sono ancora lì. Potremmo vedere questo telaio come un ibrido: 80% di tubi e 20% di pezzi fusi in acciaio. È già stato testato nei test pre-stagionali in Qatar, una variante di ciò che Pol Espargaró aveva provato a Valencia l’anno scorso.

La differenza tra questo telaio e la versione precedente è che, a livello della curvatura del telaio, sotto la B di “Bull”, è stata rimossa una saldatura e la forma è cambiata leggermente. La sua curvatura sembra più naturale, più fluida. Confrontando con la foto sotto, dal test di Sepang, la differenza tra i due fotogrammi è significativa.

In questa foto, il telaio presenta una curvatura relativamente spigolosa a livello del supporto motore. In questa versione vediamo che la trave principale è saldata, mentre nell’ultima non è così. Possiamo vederlo ancora meglio nella foto in basso, anche se la qualità è tutt’altro che perfetta, visto che proviene da un video.

Sebbene questa immagine sia un po’ sfocata, possiamo vedere che il tubo del telaio è piegato. La saldatura non è più presente e l’angolo è molto più aperto nella parte inferiore della trave principale. Le prime impressioni di Pol Espargaró su questo nuovo telaio nel 2019 sono state molto positive. Ha detto che il team stava cercando di migliorare la maneggevolezza del loro prototipo, compiendo un grande passo avanti. Allo stesso tempo però ha anche affermato che serve qualcosa in più.

Questo telaio può consentire una flessione laterale leggermente più elevata rispetto alla versione precedente. Consente così alla moto di essere più precisa ad alti angoli di inclinazione, cercando un miglior livello di aderenza. È però molto difficile sapere come il tubo piegato su questo telaio differisca in termini di rigidità rispetto a quello precedente. Il confronto tra resistenza e rigidità tra i due metodi dipende da molti fattori. Un mistero quindi capire se uno fornisce maggiore flessione laterale o maggiore rigidità verticale rispetto all’altro.

Curiosità: Pol Espargaró è uno dei pochi piloti presenti in MotoGP ad utilizzare un freno a pollice posteriore. Il suo stile di guida è relativamente aggressivo ed usa molto spesso il freno posteriore. Con un freno a pedale, questo crea una pressione del freno maggiore rispetto a un freno a pollice. Espargaró potrebbe quindi preferire questa impostazione, forse più adatta al suo stile di guida.

L’articolo originale di Paul Emile Viel su paddock-gp

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