11 Agosto 2022

MotoGP, Razali sotto pressione degli sponsor: “Servono risultati subito”

Nella stagione MotoGP 2023 il team di Razali si legherà ad Aprilia. Andrea Dovizioso lascia a settembre, nessuno spazio per Darryn Binder.

MotoGP, Razlan Razali

Il team di Razlan Razali sta per chiudere la sua quarta stagione in MotoGP, l’ultima insieme alla Yamaha. Dal prossimo anno si legherà ufficialmente ad Aprilia per scrivere un nuovo capitolo, dopo gli ottimi risultati raggiunti con Fabio Quartararo e Franco Morbidelli nel primo biennio 2019-2020. Con l’arrivo di Valentino Rossi prima e di Andrea Dovizioso poi, entrambi al di sotto delle aspettative, con l’addio del title sponsor Petronas, gli scarsi risultati inanellati nel 2022, il manager malese ha dovuto guardarsi intorno… Del resto la MotoGP è anche un business.

L’addio di Dovizioso e l’arrivo di Crutchlow

La line-up piloti del prossimo anno ancora non è stata annunciata, quasi sicuramente il duo che vestirà livrea Aprilia RNF saranno Miguel Oliveira e Raul Fernandez. Razali ha bisogno di risultati di un certo livello per soddisfare gli sponsor, di giovani talenti in grado di meritarsi il team factory e di riflesso guadagnarsi la stima e la fiducia della Casa di Noale. Serviva una svolta e c’è stata, ora toccherà al team fare il restante. Intanto RNF incassa un’altra amara notizia in questa stagione MotoGP, con le dimissioni anticipate di Andrea Dovizioso, ormai stanco di rincorrere un adattamento alla Yamaha M1 irrealizzabile.

Dall’estate scorsa ad oggi ha provato a confrontare i dati di Quartararo, a modificare qualche dettaglio del suo stile di guida, ma ogni tentativo è stato vano. Inutile proseguire il calvario, meglio dedicarsi ad altri progetti e fare spazio al collaudatore Cal Crutchlow, che potrà sfruttare le ultime sei gare per provare qualche aggiornamento in arrivo da Iwata. “Speravamo che (Dovizioso) finisse la stagione, ma immagino che fosse troppo per lui e ha deciso di fermarsi. Rispettiamo questa decisione perché l’ultima cosa che vuoi è quella di “forzare” un pilota a correre – prosegue Razali a Crash.net -. Avere un pilota in pensione prima della fine della stagione non è bello, perché siamo al primo anno di ricostruzione e rebranding. Stiamo anche cambiando produttore per il prossimo anno. Quindi c’è molto da fare! Troppo!“.

Trattativa fallita con Yamaha

La trattativa con Yamaha si è interrotta prima del weekend di MotoGP al Mugello, RNF non poteva accettare un rinnovo di un solo anno, impossibile costruire un progetto solido sul breve termine e con una fiducia a gettoni. “Gestire un team MotoGP è un affare, l’esborso di capitale è enorme. E per pianificare devi avere una strategia a lungo termine“. Non si poteva arrivare all’inizio della prossima estate con nuove incertezze, dubbi e doversi sedere ancora una volta al tavolo delle trattative per discutere termini e condizioni. Aprilia ha saputo inserirsi con un’ottima offerta triennale e un pacchetto fortemente competitivo.

Darryn saluta la MotoGP

Non ci sarà spazio per Darryn Binder su cui la squadra satellite ha voluto puntare contro il parere di molti, che non ritenevano saggia la decisione di prendere un rookie dalla Moto3. Purtroppo le vicende di mercato piloti hanno reso tutto più difficile al pilota sudafricano, che deve fare spazio ad altri piloti più esperti e con un maggior potenziale di ascesa sul podio. Perché Razlan Razali non si nasconde dietro gli specchi: “La MotoGP è un business e i risultati sono importanti. Negli ultimi due anni siamo stati penultimi o ultimi [nella classifica delle squadre]. Questo è qualcosa che gli sponsor non vogliono vedere. E in un certo senso, noi come dirigenti siamo sotto pressione. Quindi abbiamo bisogno di buoni risultati già dal ​​prossimo anno“.

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