20 Febbraio 2024

MotoGP, Quartararo ancora con il solito problema: “Non è accettabile”

La M1 non è ancora quella che Quartararo desidera: se il motore è migliorato, rimane comunque un altro grosso problema.

MotoGP, test Qatar: Quartararo scontento

Decimo tempo per Fabio Quartararo al termine della prima delle due giornate di test MotoGP a Lusail. Per lui e il team Monster Energy Yamaha uno degli obiettivi è migliorare il giro veloce, dato che a Sepang si è confermato il problema già vissuto nel 2023. Purtroppo per loro, non sembra esserci ancora stato il passo avanti auspicato.

MotoGP, test Qatar: Quartararo deluso

Il pilota francese si è detto decisamente amareggiato al termine del day 1 al Lusail Internacional Circuit: “Ero completamente al limite – riporta Speedweek – e non potevo fare altro. Il problema è sempre lo stesso, il grip è pessimo. Anche se monto gomme nuove per fare il time attack, non noto quasi nessun miglioramento. Sono stato più veloce di soli due decimi rispetto a quando ho utilizzato un pneumatico vecchio di undici giri. Questo non è accettabile“.

Quartararo non è affatto contento della situazione, non vuole rischiare di trascorrere un altro anno nel quale è costretto a partire indietro e a faticare nell’effettuare delle rimonte: “Dobbiamo trovare il modo di essere più veloci sul giro secco, anche a costo di bruciare le gomme. Il nostro passo non è male, ma se parti fuori dalle prime dieci posizioni non hai alcuna chance di combattere per il podio“.

Il ruolo di Max Bartolini

Anche se non è entusiasta del mancato miglioramento sul time attack, Fabio è contento di come si lavora con il nuovo direttore tecnico Massimo Bartolini: “Normalmente apportavamo solo piccole modifiche, ma grazie a Max ne stiamo apportando di grandi. È in squadra da poco e non può conoscere perfettamente la moto, però mi piace il suo lavoro. È sempre calmo, perché consapevole che siamo molto indietro e che ci serve tanto tempo per migliorare e sfruttare davvero il nostro potenziale. Sono convinto che assieme torneremo al vertice“.

L’ingegnere italiano ha lavorato in Ducati e ha un’esperienza che gli può consentire di migliorare sensibilmente la M1. Come abbiamo già detto, la situazione non può essere ribaltata dall’oggi al domani. Serve del tempo, Quartararo lo sa e tutti nel box Yamaha ne sono consapevoli.

Foto: Yamaha

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