13 Marzo 2020

MotoGP, Quartararo: “Ho chiesto aiuto ad uno psicologo”

Fabio Quartararo racconta l'exploit in MotoGP del 2019. Dopo l'errore in Qatar fondamentale il supporto di uno psicologo per tornare "in superficie".

MotoGP, Fabio Quartararo

Nella stagione MotoGP 2019 Fabio Quartararo ha lasciato il segno diventando il più giovane “poleman” della storia. 1’36″880 sul circuito di Jerez e lascia presagire che sarà lui tra i possibili rivali di Marc Marquez, impressioni confermate dal titolo di “Rookie of the Year” e miglior pilota privato. El Diablo ha conquistato la fiducia del team Yamaha factory, che dovrà ripagare a suon di risultati già nel 2020. “La mia seconda stagione sarà un trampolino di lancio“, afferma il giovane talento francese in un’intervista a GQ Italia. “Voglio usare tutte le mie capacità. Ho trovato il metodo: mantenere la calma. Questo è l’unico modo in cui il cervello può lavorare a pieno regime“.

L’EXPLOIT DI QUARTARARO

Una carriera iniziata con il suo trasferimento dalla Francia alla Spagna all’età di 13 anni per partecipare al campionato mondiale FIM CEV Moto3. Qui si è distinto e ha guadagnato il suo soprannome arrembante, nel 2015 il salto nel Motomondiale con Estrella Galicia 0,0. Sono in tanti a intravedere un futuro astro nascente, poi qualche anno in sordina, fino all’exploit in MotoGP del 2019. Esordisce in Qatar con un 16° crono non certo incoraggiante. “Senza adrenalina morirei: è la mia benzina naturale. Tuttavia, quando entra troppo nel flusso sanguigno, i nervi saltano e si corre il rischio di rovinare tutto“. Quinto ai nastri di partenza, commette un errore al via che gli costa caro.

Fabio Quartararo deve partire dalla pit lane e incassare la prima amara lezione. Sarà però la svolta per la sua prima stagione MotoGP. “Dalla felicità sono andato alla totale disperazione: c’erano le condizioni per combattere con i migliori e non ho preso mezzo punto. È stato un duro e inaspettato colpo che mi ha scosso”, ha ricordato il pilota del team Petronas SRT. Per far fronte a quella circostanza, il francese decise di chiedere aiuto. “Era una situazione orribile, ma dovevo capire che dovevo trasformare la tensione negativa in energia positiva. E ho trovato il coraggio di chiedere aiuto a uno psicologo“. Decisione coraggiosa e vincente. “Ho toccato il fondo, sono venuto in superficie attraverso un lavoro introspettivo e alcuni esercizi facili. E i benefici in pista sono arrivati ​​immediatamente“.

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