4 Luglio 2022

MotoGP, Quartararo esalta la Yamaha: “Non devo cadere per cercare il limite”

Fabio Quartararo chiude la prima parte di stagione MotoGP al comando. Dopo un inizio non facile esalta i punti forti della Yamaha M1.

MotoGP, Fabio Quartararo

La caduta di Assen non può certo macchiare la prima parte di stagione MotoGP di Fabio Quartararo, già campione in carica con la Yamaha M1. Ha raccolto 172 punti in 11 gare, un bottino che sicuramente avrà il suo peso nel secondo tempo del Mondiale, con un certo gap da amministrare. 21 le distanze dal direttore inseguitore Aleix Espargarò, 66 da Pecco Bagnaia, che in teoria dovrebbe essere l’avversario da temere. Una MotoGP classifica che parla chiaro e senza la sbavatura olandese staremmo forse a parlare di un Mondiale quasi ipotecato, ma l’imprevedibilità fa parte delle corse.

Quartararo e la svolta Yamaha

Dopo l’ultimo Gran Premio Fabio Quartararo ha continuato ad allenarsi in vista della ripresa in programma dal 5 al 7 agosto a Silverstone. Nell’occasione dovrà scontare un Long Lap Penalty che ha fatto discutere non poco ed è stato motivo di nuove critiche al FIM Panel diretto da Freddie Spencer. Eppure il campione di Nizza dovrebbe smaltire la sanzione senza troppe conseguenze, certo di poter contare su una M1 che fa della percorrenza di curva il suo punto forte. La sua leadership dimostra che la velocità massima non è il segreto del successo in MotoGP, anche se a Iwata stanno lavorando a ritmi serrati per guadagnare cavalli e potenza per il 2023.

Tanto da mettere in discussione anche la filosofia del 4 cilindri in linea e pensare di passare ad un motore V4 a 90°. L’arrivo di Luca Marmorini segna già un cambiamento importante nel box Yamaha, che si apre a nuove sinergie esterne e inizia ad assottigliare quella “gelosia” tutta giapponese che spinge a trovare internamente le soluzioni. Qualcosa sta cambiando in maniera radicale e lo zampino di Fabio Quartararo è fuori discussione.

Fabio padrone della M1

Non è stata tutta rose e fiori la prima parte di stagione MotoGP per la Casa di Iwata e il francese. “L’inizio è stato difficile, perché dal Giappone ci aspettavamo qualcosa che non potevamo offrire“, ha ammesso il team manager Massimo Meregalli. “Abbiamo deciso di smettere di pensare a ciò che non abbiamo ottenuto e di cercare di massimizzare ciò che avevamo“. La prima gara in Qatar ha portato un timido 9° posto, poi il podio sul bagnato di Mandalika ha dato rinnovata fiducia al gruppo, con la M1 che non ha quasi mai brillato con gomme rain negli ultimi anni. Merito anche della crescita psicologica di Fabio Quartararo. “E’ più maturo dell’anno scorso, è molto determinato. Ma soprattutto è l’unico pilota del marchio capace di sfruttare il più possibile i punti di forza della nostra moto“.

Ad un passo dal secondo titolo MotoGP

Dopo i primi week-end passati a lamentarsi con i media della mancata velocità della sua moto, il pilota di Nizza ha cambiato registro. Con il motore congelato da regolamento le critiche non possono portare a nulla di buono. Quindi meglio ribaltare l’umore, guardare il bicchiere mezzo pieno e sfruttare ogni aspetto della YZR-M1. E la fortuna aiuta gli audaci, potendo contare anche su qualche errore di troppo del principale antagonista nella corsa al Mondiale MotoGP, Pecco Bagnaia, che ha incassato già quattro zeri. Il vero segreto sta nella perfetta sintonia con l’avantreno e nella capacità di sbagliare poco o nulla. La riconferma del titolo potrebbe rivelarsi più semplice del previsto. “Contrariamente a quanto può succedere con altri piloti, non devo cadere per trovare il limite. So esattamente quando stiamo entrando nell’area di confine. Di conseguenza la mia moto mi dà un po’ di margine di manovra e mi avverte in anticipo“.

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