13 Marzo 2022

MotoGP, quanto mi costi! Le grandi spese in caso di caduta

Le cadute sono una costante in uno sport come la MotoGP. Ma quanto costa un incidente? Facciamo qualche calcolo.

motogp crash bagnaia

di Alberto Cercós García/motosan.es

Il motociclismo è uno sport in cui serve molto denaro, questa non è una novità. Così come non lo è il fatto che un incidente sia una spesa addizionale piuttosto alta per tutti i costruttori. Poniamo tutto nel suo contesto, approfittando del fatto che la MotoGP atterra in Indonesia la prossima settimana. Ricordiamo infatti che tanti piloti sono caduti a Mandalika nel corso dei test. Non dimenticando che nel 2021 ci sono state 278 cadute in totale, ad indicare come i piloti siano sempre più al limite e le case abbiano sempre più lavoro. E spese…

Le cadute sono parte dello sport, ma bisogna dire che influiscono sul morale del pilota e della squadra. Non mancano infatti le conseguenze, in particolare sul piano economico. Ogni volta che il pilota cade, che si tratti di una sessione di prove o di una gara, il costo è ben diverso dallo zero. Un incidente infatti porta quasi sempre alla sostituzione di pezzi, partendo da un costo minimo di 10.000-20.000 euro fino ad una media ben superiore ai 100.000 euro. Prendiamo un esempio specifico: nella parte anteriore della moto ci sono componenti elettronici, come la strumentazione 2D che da sola vale 3.000 euro. A cui aggiungere altri componenti, con costi superiori a 15-20.000 euro. I cavi e l’elettronica del dashboard poi possono arrivare a costare anche più di 100.000 euro. In breve, una caduta comporta un esborso importante.

Bisogna poi tenere in considerazione che ci sono alcuni componenti che non possono essere riparati e quindi possono solo essere sostituiti. Una caduta da niente in una curva lenta costa meno di 20.000 euro, ma è necessario sostituire almeno le manopole, le pedane ed il freno posteriore. Una caduta ‘media’, a velocità più sostenuta, può costare attorno ai 100.000 euro. Un bel botto invece, con danni a telaio, elettronica o addirittura il motore porta ad una spesa di oltre 500.000 euro. Anche per questo le case cercano piloti costanti, ovvero che cadano poco o che comunque non distruggano la moto.

Nell’ultimo decennio mondiale abbiamo contato migliaia di cadute a stagione, mettendo insieme quelle di tutte le categorie. In MotoGP, il record personale di cadute appartiene ad un otto volte campione del mondo, ovvero Marc Márquez, con più di 25 cadute a stagione. Quel che appare chiaro è che, nella storia del motociclismo, non c’è mai stato un pilota che non sia caduto più volte. Sono sempre tutti alla ricerca del limite.

Foto: motogp.com

L’articolo originale su motosan.es

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