5 Marzo 2022

MotoGP, Jorge Martín: “Sul giro secco ci siamo, ma servirà molto altro”

Jorge Martín, Enea Bastianini e Marc Márquez protagonisti in qualifica. Le dichiarazioni dei piloti della prima fila in Qatar.

motogp qualifying

Due Ducati ed un pilota da osservare dopo un biennio molto difficile. Jorge Martín ha messo a referto la sua quinta pole in MotoGP, la seconda sul tracciato qatariota, stavolta guidando una GP22 con il motore più aggiornato. Subito accanto a lui c’è Enea Bastianini, che sta mostrando un ottimo adattamento alla GP21 (ricordiamo, l’anno scorso aveva la versione 2019) tanto da insidiare la pole all’alfiere Pramac, prima di fermarsi ad un decimo. Segue Marc Márquez, che è riuscito a prendersi la terza casella in griglia (complice anche qualche scia) ma senza considerarsi un pilota in grado di vincere. Anche se ormai la MotoGP attuale è imprevedibile… Le dichiarazioni del trio in prima fila in conferenza stampa.

“Non credo sarà una gara di gruppo”

Jorge Martín sembra proprio apprezzare il tracciato di Losail, replicando la partenza sprint già vista l’anno scorso. Non è più un rookie quest’anno e ha una moto non ancora perfetta, ma nonostante tutto eccolo pronto a scattare davanti a tutti nel primo GP dell’anno. Pur ammettendo che “Sul giro secco ci sono, ma ci servirà anche qualcos’altro per lottare per la vittoria.” Sottolinea poi gli aspetti principali da considerare. “Dobbiamo scegliere le gomme per domani, sia le medie che le morbide lavorano bene. Dovremo fare la scelta giusta, sarà fondamentale.” Sarà una gara di gruppo come l’anno scorso? “Non credo. Da dire che arrivavamo dai test, poi ci sono stati ben due Gran Premi… Nel secondo quindi eravamo tutti vicini. Stavolta secondo me sarà un gruppo di circa 6 piloti.” Chi saranno gli osservati speciali? “I piloti Suzuki certo ci saranno, anche Marc ed Enea, poi sarà da vedere.” E lui? “L’anno scorso sono salito sul podio ogni volta che ho fatto la pole… Certo dobbiamo usare l’esperienza che abbiamo e la potenza, dare gas. Spero di poter lottare per la vittoria.” Riguardo i rivali, “Honda e Suzuki hanno compiuto davvero un grande passo avanti. Soprattutto Suzuki che ora ha maggiore potenza. Da vedere però come gestiranno le gomme… Se non hanno problemi è la moto perfetta!” ha scherzato.

“Sarà dura, di solito devo recuperare…”

‘Bestia’ ha cominciato a farsi vedere davvero nella giornata odierna. Prima comandando le FP3 e poi arrivando ad appena un decimo dalla pole. Quel che è innegabile è che Enea Bastianini sta mostrando un ottimo feeling con una GP21 che conosce da appena cinque giorni, sette contando ieri e oggi. Ma il salto dalla versione 2019, con cui comunque ha ottenuto due podi, appare già più che positivo. Al parco chiuso non è mancato anche un pensiero per Fausto Gresini, del cui team fa parte. “Ho lavorato tanto durante l’inverno per esserci.” Riguardo la moto, “Con la GP19 era più difficile fare un time attack. Questa è più ‘semplice’, riesco a spingere molto di più.” Quali obiettivi per domani? “Sarà dura, mi trovo per la prima volta davanti quando di solito sono dietro e devo recuperare” ha ammesso ridendo. Come ha detto il collega, bisognerà fare attenzione alle gomme, con tante varianti. “Gli ultimi 5-6 giri saranno cruciali: bisogna salvare le gomme ed al momento è difficile dire quale sarà la moto migliore. Domani per me sarà la prima gara con la GP21 e non so ancora come andrà, ma dovrò imparare a gestire tutto, anche il fatto di partire dalla prima fila.”

“Non sono da vittoria”

Marc Márquez mantiene sempre un basso profilo, ma vederlo in terza piazza certo è un buon segnale. “Meglio di quanto mi aspettassi” ha rimarcato il pilota HRC. L’obiettivo del 2022 è chiaro, ma bisogna raggiungerlo a piccoli passi. Non si vede da vittoria per questo GP, ma solo in gara avremo la risposta definitiva sul suo potenziale attuale. In conferenza stampa gli si chiede anche della questione scie, nel suo caso sfruttate. “Tutti hanno cercato una scia nelle libere, solo Jorge ed Enea hanno corso da soli” è la risposta. “Nelle FP4 però no, era il turno più importante: ho girato da solo ed il ritmo non era male.” Per la prima volta in due anni tornerà a correre in Qatar. “Ci saranno tante cose da gestire, anche un po’ di nervoso per essere qui” ha ammesso il catalano. Come si vede? “Stamattina ero ancora lontano, nel pomeriggio mi sono avvicinato. E non sono ancora caduto, come di solito mi succede” ha scherzato. “Ma questa è una moto diversa, non è semplice capirne il limite. In generale non sono il più rapido e non credo di essere da vittoria, ma penso di potermi giocare le prime posizioni. Fisicamente poi mi sento bene, non ho dolore.” Anche lui dice la sua sui piloti da osservare. “Direi soprattutto i ragazzi Suzuki, ma nelle FP4 ci sono stati passi avanti anche delle Ducati e di Quartararo.” Troppo presto poi per dire qual è la moto migliore. “E non è mai una sola, ma si tratta di un compromesso tra pilota e moto. Di certo però la Suzuki mi ha impressionato molto per la sua velocità di punta.”

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