8 Marzo 2024

MotoGP Qatar, FP1: rebus Bagnaia, l’analisi di Tardozzi e Borsoi

Nella FP1 della MotoGP in Qatar Jorge Martin piazza il best lap, problemi per Pecco Bagnaia. L'analisi di Davide Tardozzi e Gino Borsoi.

MotoGP, Pecco Bagnaia

La stagione MotoGP comincia subito con il miglior crono del vicecampione Jorge Martin sul circuito del Qatar. Il secondo pilota della Ducati ufficiale al termine della prima sessione di prove libere è Enea Bastianini, settimo con un gap di 326 millesimi. Soltanto tredicesimo il campione in carica Pecco Bagnaia, che accusa problemi di aderenza al posteriore della sua Desmosedici GP24, soprattutto nelle prime uscite. Indietro Franco Morbidelli, che accusa il colpo di aver saltato la preseason ed è ancora alla ricerca di un setting personalizzato.

Il commento di Davide Tardozzi

Nessuna preoccupazione nel box del team Lenovo Ducati per il ritardo di sette decimi accusato da Pecco Bagnaia. “Manca il giusto grip, speriamo di avere l’impalcatura giusta in FP2 – spiega il team manager Davide Tardozzi a Sky Sport MotoGP -. Stiamo facendo delle verifiche in generale, guarderemo i dati e valuteremo le cose. Siamo abbastanza sereni, credo che nella prossima uscita rivedremo il Pecco che conosciamo“. Meglio sull’altro fronte del box, con il ‘Bestia’ che a tratti ha comandato la classifica. “Enea sta confermando quanto già sapevamo, è tornato l’Enea che conoscevamo e per questo è seduto sulla sella del team ufficiale. Penso che abbia tanta voglia di dimostrare e dimenticare il 2023“.

Il commento di Gino Borsoi

Parte subito forte Jorge Martin, desideroso di rivincita dopo aver perso il titolo MotoGP ’23 all’ultima gara di Valencia. Il madrileno non solo punta al trono iridato, ma a guadagnarsi un posto nella squadra factory dal prossimo anno. Nell’ultimo test invernale aveva registrato qualche problema di troppo sulla Ducati GP24, i suoi uomini hanno lavorato al meglio per la risoluzione. “Abbiamo fatto delle verifiche durante la settimana, Martin si lamentava di vibrazioni che effettivamente c’erano, come rivelato dalla telemetria – racconta Gino Borsoi -. C’era del chattering, abbiamo rimodellato la moto portandola a nuovo cambiando tutti i componenti per non avere ulteriori problemi qui. Per Morbidelli un approccio completamente differente da Jorge, che parte con una base dovuta dai test. Franco è partito con un set-up molto vicino a quello di Pecco, voleva partire da lì, e da lì vedremo come vanno le cose“.

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Foto: Ducati Corse

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