19 Aprile 2022

MotoGP, problemi allo staff IRTA e Dorna: Aleix Espargarò chiede modifiche

Lo staff tecnico della MotoGP non sembra pronto a valutare le innovazioni tecnologiche. Il caso Ducati apre una breccia nel paddock.

MotoGP, Aleix Espargaro

Cinque dei sei produttori della MotoGP si sono schierati contro il Front Ride Height Device di Ducati. Dopo le riunioni accese nella MSMA la GP Commission ha deciso di bandire questo dispositivo a partire dal 2023, mentre resteranno in vigore gli altri sistemi holeshot. Il regolamento tecnico della MotoGP può essere modificato solo se tutti e sei i produttori dell’associazione costruttori MSMA lo sostengono all’unanimità, quindi il dispositivo posteriore resta. Ma sono in molti a pensare che DORNA e IRTA non abbiano personale ingegneristico all’altezza di poter giudicare i nuovi sistemi tecnologici che vengono di anno in anno aggiunti ai prototipi MotoGP. Possiamo prevedere che presto Carmelo Ezpeleta metterà mano anche a questo argomento.

Cambio regolamento in MotoGP

Da diversi anni Gigi Dall’Igna e Ducati hanno dimostrato di sapersi muovere perfettamente nella zona grigia del regolamento. Quasi sempre, vedi le carene aerodinamiche e il sistema holeshot, gli avversari si sono dovuti adeguare copiando le soluzioni di Borgo Panigale. Già nel 2019 è nata una polemica sul “cucchiaio” al posteriore: la casa emiliana ha sostenuto che serviva a raffreddare la gomma posteriore, ma era evidente anche ai meno esperti che creava carico aerodinamico, come dimostrabile in galleria del vento. Alla fine non violava i regolamenti e gli altri costruttori hanno dovuto mangiare la foglia.

Viceversa, la GP Commission ha bandito l’FRHD, Ducati ha investito inutilmente su un dispositivo regolare, ma a questo punto il vero problema sono i regolamenti. Da qui la decisione di modificare la norma tecnica dal 2023: “È vietato qualsiasi dispositivo che modifichi o regoli l’altezza di marcia della parte anteriore della moto mentre questa è in movimento”. I cosiddetti dispositivi holeshot, che vengono utilizzati solo in fase di partenza, saranno consentiti anche dopo il 2022. Questo delicato argomento continuerà a tenere a lungo impegnati team, fan e funzionari.

La richiesta di Aleix Espargarò

Per evitare ulteriori incomprensioni future bisogna correre ai ripari. Aleix Espargarò è uno dei piloti più attenti e sensibili in materia di sicurezza e affronta questa vicenda a mente fredda e in maniera lucida. “Credo che abbiamo bisogno di tecnici significativamente migliori nel nostro campionato. Ovviamente, è quasi impossibile disporre di ingegneri e tecnici migliori di quelli che abbiamo nei team. Il dispositivo di altezza anteriore è un esempio molto chiaro. Gigi Dall’Igna è un uomo molto intelligente e un buon ingegnere, in Aprilia abbiamo ingegneri altrettanto bravi che inventano tante cose buone”.

Ma a volte lo staff tecnico della MotoGP è stato raggirato negli ultimi anni inserendo aggiornamenti che hanno colto alla sprovvista il regolamento, dove spesso manca una frase cruciale: tutto ciò che non è espressamente consentito è vietato. “Penso che i tecnici dell’IRTA e della Dorna debbano migliorare, devono essere più e anche meglio informati“, ha aggiunto Aleix Espargarò a Motorsport-Magazin.com. “Capisco perfettamente la posizione della Ducati. Seguono le regole, investono tempo e denaro… Ma non credo che questi sistemi siano sicuri. Nel nostro campionato è già stato fatto il passo giusto per vietarlo. Posso però capire la loro contrarietà“.

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