17 Febbraio 2024

MotoGP, pressione gomme: possibile compromesso team-Michelin

Dialogo in corso per cambiare le attuali regole su limiti e penalità inerenti la pressione degli pneumatici.

MotoGP, pressione gomme: possibile compromesso con Michelin

Nella stagione 2023 uno degli argomenti più discussi in MotoGP è stato la pressione delle gomme. Dal gran premio a Silverstone è iniziato il monitoraggio con annesso sistema graduale di sanzioni per i piloti che non rispettavano i limiti minimi stabiliti da Michelin (1,88 bar anteriore e 1,7 bar posteriore) per almeno il 50% dei giri delle gare lunghe e almeno il 30% delle sprint.

Il regolamento prevedeva un avvertimento per la prima violazione, poi una penalità di 3″ per la seconda, di 6″ per la terza e i 12″ per quarta. Ma per il 2024 è prevista l’applicazione della squalifica già alla prima infrazione. Team e piloti sono abbastanza preoccupati, parecchi hanno chiesto dei cambiamenti delle regole per questa stagione. Potrebbero essere accontentati.

MotoGP, regola pressione gomme: si cambia?

Corrado Cecchinelli, direttore della tecnologia in MotoGP, ha affrontato il tema in un’intervista ai colleghi di Crash.net: “Il warning è scomparso. Ci sarà una sanzione fissa, al momento è la squalifica, che è in discussione. Stanno valutando una grossa penalità in termini di tempo. Si sta discutendo anche della percentuale di gara in cui bisogna rimanere sopra il limite minimo, potrebbe diventare superiore al 50% per le corse lunghe. Ciò perché potrebbe essere fissato un limite più basso per la pressione delle gomme, sarà Michelin a decidere“.

Potrebbe essere trovato un compromesso tra team-piloti e Michelin: abbassare il limite minimo, ma doverlo rispettare per un numero maggiore di giri. Potrebbe funzionare. La preoccupazione di chi chiede un cambiamento riguarda soprattutto la pressione della gomma anteriore.

Stare in scia influisce tanto e può far andare il valore oltre i 2 bar, rendendo le moto più difficili da guidare a causa dello scarso grip e dei bloccaggi che si possono generare. In tale condizione è più pericoloso e ci sono maggiori possibilità di vedere cadute. Non è una situazione semplice da gestire, né per gli ingegneri né per i piloti. Il dialogo in corso potrebbe portare a un accordo vantaggioso per tutti.

Foto: MotoGP

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