5 Agosto 2023

MotoGP, Pol Espargaró racconta: “Il cervello era alla fine”

Pol Espargaró racconta il difficile rientro in MotoGP dopo la lunga assenza per infortunio. Il pilota GasGas Tech3 non si sente ancora pronto.

MotoGP, Pol Espargaro

Non poteva essere facile il rientro in MotoGP per Pol Espargaró, lontano dalla sua KTM RC16 dopo il grave infortunio rimediato nella gara d’esordio a Portimao. Quinto crono nella prima sessione di qualifiche, scatterà dalla 15esima posizione in griglia. Emozioni intense per il pilota del team GasGas Tech3, che sa di giocarsi una fetta importante di futuro da qui a Valencia.

Il rientro dopo l’infortunio

Le condizioni di bagnato estremo hanno reso tutto più complicato al minore dei fratelli Espargaró. Molti dei migliori piloti da qualifica sono finiti sull’asfalto, a cominciare dal poleman Marco Bezzecchi. Pol ha chiuso a 1,2 secondi dal compagno di marca Augusto Fernandez, che si è guadagnato l’accesso al Q2. Troppo grande il distacco dai migliori, ma la tappa di Silverstone ha l’obiettivo di riportare a certi livelli l’alfiere KTM. “È stato molto stressante, forse uno dei giorni più stressanti di tutta la mia carriera. Ci sono rapidi cambi di direzione qui e il mio cervello non reagiva così velocemente“.

Pol Espargaró ritrova una RC16 molto diversa da quella che aveva lasciato al termine della stagione 2020, prima di intraprendere un difficile biennio con la Honda. Si aggiunga la lunga assenza per infortunio, quando sembrava ad un passo dal dire addio alla MotoGP. “Mentalmente ero a pezzi venerdì! Chiedi molto a te stesso, ma non riesci a soddisfarlo“, ha sottolineato il campione Moto2 2013. “Non si tratta solo di guidare, bisogna anche prevedere eventualità, per esempio il pensiero di un highside. A parte questo, fisicamente non sono pronto con i miei muscoli“.

Pol al lavoro per l’Austria

Riguardo al suo corpo, Pol ha detto con molto umorismo. “Questi muscoli possono sembrare belli nelle foto per l’estate, ma ci sono muscoli che alleni solo pedalando. Sapevo che sarebbe andata così ed era esattamente quello che mi aspettavo“. Il suo fisico non è ancora pronto ai ritmi forsennati della MotoGP, tanto che ha dovuto riposare tra una sessione di prove e l’altra. “Di solito non dormo mai tra una sessione e l’altra, ma venerdì ho dovuto riposare un’era. Ero completamente sovraccarico, il mio cervello era alla fine“.

Il GP di Silverstone servirà soprattutto a riprendere certi meccanismi, lo smalto necessario per i cambi di direzione, studiare l’assetto. Tutto in vista del prossimo round: “Vorrei prepararmi per l’Austria, non potrò brillare, ma vorrei guidare bene“.

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