15 Marzo 2023

MotoGP, Pol Espargaró duro contro Honda: “Hanno fermato l’evoluzione”

Pol Espargaró critico verso gli ingegneri Honda. Nel biennio MotoGP 2021-2022, senza Marc Marquez, hanno fermato l'evoluzione della RC-V.

MotoGP, Pol Espargaro

Pol Espargaró è ritornato nella famiglia KTM dopo un biennio deludente con la Honda. Riparte in sella alla RC16 ufficiale del nuovo marchio GasGas Tech3, sarà la sua decima stagione in MotoGP. L’obiettivo è avvicinarsi alle zone di vertice dopo aver raccolto solo due podi nelle stagione 2021-2022. HRC ha deluso le sue aspettative ma, dopo il salto nel vuoto, ritorna in un box che lo rende fulcro centrale del progetto.

Pol Espargaró riabbraccia KTM

Sono stati due anni complicati per il pilota di Granollers, conclusi con il 16° posto nell’ultimo campionato. “Volevo davvero essere nel progetto Honda e avevo grandi aspettative, ma le cose non sono andate come ci aspettavamo ed è stata una grande delusione. Mi piace la moto (KTM, ndr), sto con persone con cui ho già lavorato e mi sento a mio agio. Nei test malesi non siamo stati molto indietro rispetto alle Ducati“. Pol Espargaró aveva diverse opzioni sul tavolo durante il mercato piloti dell’estate scorsa, non ha temuto di approdare nella squadra satellite di Hervé Poncharal, che ha raccolto risultati deludenti con due rookie poco esperti della classe MotoGP. “Quest’anno abbiamo il supporto ufficiale e saremo una squadra ufficiale. Il team è nuovo di zecca e siamo molto entusiasti“.

Il biennio MotoGP in Honda

Con KTM ha un contratto di due anni, con l’obiettivo di provare a diventare campione del mondo. La Casa austriaca ha gettato solide fondamenta reclutando figure chiave dal team Ducati a più riprese. Nonostante la parentesi opaca il pilota residente in Andorra non si pente di aver tentato l’avventura in Honda. Il sogno di ogni pilota è diventare campione di MotoGP e in quel momento sembrava la scelta migliore da fare. “Ho preso la decisione che mi sembrava migliore“, racconta in un’intervista al quotidiano ‘L’Esportiu de Catalunya’. “È stato frustrante e molto difficile. Essere alla Repsol Honda è un privilegio, pochissimi piloti vengono scelti per vestire questi colori“. Purtroppo l’esperienza non ha premiato e l’infortunio di Marc Marquez ha reso tutto più complicato.

Un’esperienza difficile ma utile

Le prime uscite in sella alla RC-V avevano fatto presagire ben altri risultati, c’è stata una flessione irreversibile che prosegue ancora oggi. Gli altri costruttori hanno continuato con l’evoluzione dei prototipi, HRC si è impantanata aspettando il ritorno del campione di Cervera. “Con l’infortunio di Marc Marquez hanno deciso di fermare l’evoluzione della moto… Tutto si riduce alla mancanza di voglia e di lavoro da parte degli ingegneri, che avrebbero dovuto risolvere la situazione a tempo debito“.

Nel corso dei due anni non sono arrivati aggiornamenti decisivi per ribaltare la situazione, qualcosa ha iniziato a cambiare nel test di Misano a settembre. Nulla di troppo importante e quando ormai i nuovi contratti erano decisi. “Mi sentivo legato mani e piedi… Ho visto molta tranquillità e relax in un momento di crisi e fuori controllo, e questo mi ha infastidito molto“. Un’esperienza da cui Pol Espargaró ha imparato tanto, dal punto di vista professionale e umano. “Ho imparato a capire di chi ti puoi fidare e di chi no“.

Foto: MotoGP.com

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