21 Marzo 2023

MotoGP, Pecco Bagnaia riparte in pole: la situazione ai box dei competitor

Pecco Bagnaia riparte in pole nella stagione MotoGP '23: la situazione box-to-box dei suoi contendenti al titolo mondiale.

MotoGP, Pecco Bagnaia

La stagione MotoGP prenderà il via a Portimao e non c’è dubbio che Ducati sarà la grande protagonista. Stilare un pronostico preciso sulla favorita per il titolo mondiale potrebbe essere azzardato, ma Pecco Bagnaia e i suoi colleghi di marca saranno sicuramente al vertice nel GP del Portogallo. Durante la preseason hanno dimostrato di essere in ottima forma, anche con il neo arrivato Alex Marquez. Nelle ultime due stagioni il team Ducati factory ha cominciato a rilento e ha impiegato almeno 5 gare per entrare a pieno regime. Quest’anno tecnici e piloti hanno lavorato affinché ciò non accadesse ancora.

Ducati in pole per la stagione MotoGP ’23

Per il campionato MotoGP 2023 la Desmosedici GP23 non ha subito grandi cambiamenti. A parte il nuovo motore, Pecco Bagnaia correrà con una moto molto simile a quella del 2022. L’aerodinamica è stata leggermente aggiornata, ma sembra che il campione in carica abbia rifiutato ulteriori stravolgimenti aerodinamici, proseguendo sulla linea dei diffusori piuttosto che sulle carene a effetto suolo. Sorridente e calmo, il talento piemontese della VR46 Academy ha approfittato della sua sua posizione centrale nel box, dopo la conquista del titolo, per farsi calzare a pennello la Ducati. Nei test il suo compagno di box Enea Bastianini aveva qualche problema in più, deve ancora adattarsi agli ultimi aggiornamenti dell’ultima versione. Questo non significa che sarà uno dei principali contendenti al Mondiale, anche se nelle prime gare potrebbe spendere tempo per completare la fase di adattamento alla GP23.

Aprilia all’assalto del trono iridato

Aprilia ha fatto grandi progressi durante l’inverno. Già nella passata stagione MotoGP era evidente che gli ingegneri di Noale stessero lavorando a ritmo serrato sulla nuova RS-GP, anche grazie alle concessioni ancora disponibili. C’è un nuovo motore, un nuovo telaio, un’aerodinamica aggiornata, nuovi scarichi e persino modifiche alla sella e al codone. Aleix Espargaró e Maverick Vinales hanno piazzato da subito dei buoni riferimenti cronometrici nei test preseason, pur consapevoli che in frenata la Ducati Desmosedici ha qualcosa in più. Usare di più il pneumatico posteriore in frenata aiuta a rallentare più efficacemente la moto, a limitare lo spinning e lo scivolamento del posteriore in ingresso, che causano un’eccessiva usura delle gomme.

Per Aprilia sarà la prima stagione senza concessioni nel campionato MotoGP. Di conseguenza il loro motore sarà congelato giovedì a Portimao e non potrà essere migliorato fino all’ultimo round di Valencia. Questo ha reso il loro lavoro un po’ più difficile durante l’inverno, perché devono essere sicuri al 100% che il loro motore sia veloce e affidabile. D’altro canto la Casa di Noale schiererà per la prima volta quattro moto, con il Team RNF strappato alla Yamaha. Miguel Oliveira e Raul Fernandez hanno fatto un’ottima figura nei test precampionato, ma ciò significa che Aprilia deve assicurarsi di poter fornire il supporto necessario, che costa denaro e tempo.

Yamaha tra alti e bassi

La preseason della Yamaha è stata piuttosto deludente. La YZR-M1 ha migliorato in termini di velocità massima, ma Fabio Quartararo ha compreso che la potenza non è tutto in MotoGP. Sul telaio e il pacchetto aerodinamico non c’è altrettanta euforia, la principale preoccupazione riguarda la mancata capacità di riuscire a sfruttare le gomme nuove per il time attack. Nell’ultimo giorno di test a Portimao il campione francese è riuscito a piazzare un buon giro, ma gli spettri sono ancora all’orizzonte. In una stagione dove le qualifiche rivestiranno un’importanza accresciuta, resta qualche preoccupazione nel box Yamaha. Quartararo ha deciso di tornare al pacchetto aerodinamico 2022 e alle impostazioni 2022, che gli hanno permesso di abbassare il crono di mezzo secondo. Adesso i tecnici del produttore giapponese sono chiamati ad un ulteriore sforzo a stagione in corso. Nell’altro angolo di box prosegue il momento negativo di Franco Morbidelli: il 2023 rischia di essere un altro anno difficile per lui.

Rebus nel box Honda

Honda cerca di venire fuori dal momento più difficile della sua storia in MotoGP. Per migliorare il feeling con l’anteriore hanno spostato il motore all’interno del telaio. Il bilanciamento della RC213V è migliorato, la speranza è di trarre vantaggi anche in termini di maneggevolezza nei cambi di direzione e percorrenza curva. Ci sono delle migliorie, ma non bastano per mettersi al passo con Aprilia e Ducati. HRC si affiderà ancora una volta al talento di Marc Marquez, ritornato in ottima forma fisica, per provare a dare l’assalto al vertice. I nuovi arrivati Joan Mir e Alex Rins sono molto vicini al ritmo del campione di Cervera, il loro contributo sarà fondamentale per l’evoluzione della moto. In fondo al tunnel ci sono spiragli di luce, ma devono continuare a progredire.

KTM

KTM è la grande delusa dopo i test invernali, nonostante i cambiamenti in termini di telaio, motore, aerodinamica e codone. Il nuovo motore è un grande cambiamento grazie ad un ordine di accensione aggiornato. Tuttavia resta l’annoso problema del grip al posteriore. Jack Miller deve ancora trovare il giusto assetto per la sua RC16. Il suo time attack verso la fine del test non è stato male, ma per la prima gara di Portimao non c’è da aspettarsi un grande risultato. Le speranze restano riposte su Brad Binder che meglio di ogni altro conosce pregi e difetti della KTM. Il team manager Francesco Guidotti non si nasconde dietro alibi: “Non siamo messi bene“.

Foto: MotoGP.com

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