19 Marzo 2023

MotoGP, Guidotti scuote KTM: “Problemi inattesi, non stiamo messi bene”

Dopo i test preseason MotoGP Francesco Guidotti lancia un campanello d'allarme in vista del Mondiale: la KTM RC16 non è ancora da podio.

MotoGP, Francesco Guidotti

KTM sembra il costruttore MotoGP maggiormente in difficoltà dopo i test invernali di Valencia, Sepang e Portimao. Tra l’ultima sessione e l’inizio del campionato ci sono appena due settimane e, nonostante la grande quantità di dati raccolti, è impossibile colmare il divario dalle big Ducati e Aprilia. Nella classifica combinata all’Algarve il più veloce del marchio è Brad Binder, che ha firmato il 9° crono con mezzo secondo di distacco. Ma le sue sensazioni in moto sono diverse rispetto all’anno scorso.

La stagione MotoGP inizia in salita

Serve tempo per amalgamare il grande gruppo costruito dalla Casa austriaca, formato da tecnici e manager di grande spessore, fra gli ultimi arrivati Francesco Guidotti, Alberto Giribuola e Cristhian Pupulin. Finora nessuno dei quattro piloti KTM ha dimostrato di poter essere veloce nei test invernali, la RC16 resta una moto su cui lavorare a 360 gradi, a cominciare dalla mancanza di grip al posteriore. “Non siamo contenti, non stiamo messi bene e stiamo affrontando dei problemi inaspettati“, ha dichiarato il team manager Guidotti a MotoGP.com. Era evidente che non fosse sufficiente un inverno per arrivare ai livelli raggiunti da Ducati, ma qualcosa pare non abbia funzionato nel lavoro svolto dagli ingegneri. “Ci manca altro e dobbiamo capire meglio“.

Problemi inattesi in KTM

L’arrivo di Jack Miller ha sicuramente offerto informazioni importanti, ma non decisive per l’evoluzione della moto di Mattighofen. Inoltre l’australiano ancora deve adattarsi perfettamente alla RC16. “La sua prestazione è ancora calante, deve acquisire fiducia e velocità giro dopo giro, ancora non basta ed è lontano“, ha continuato Francesco Guidotti. Con Pol Espargaró che deve ancora ritornare ai livelli precedenti al biennio Honda e con il pilota australiano ancora in fase di adattamento, per adesso il pilota di punta è Brad Binder, anche se avverte sensazioni diverse dalla precedente stagione MotoGP. A Portimao si arriva con la consapevolezza che “non si può risolvere tutto“, anche se i tecnici hanno lavorato a ritmo serrato per risolvere alcuni problemi e portare il miglior pacchetto possibile. “Qualcosa deve pur succedere“, ha chiosato Guidotti.

Intanto la Casa austriaca sta allestendo una super hospitality nel paddock di Portimao. Qui sotto un’immagine della struttura in fase di allestimento.

foto di Valter Magatti

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