23 Marzo 2023

MotoGP, nuovo format “sprint”: Ducati si prepara alla rivoluzione

La stagione MotoGP '23 parte da Portimao con l'introduzione della Sprint Race. Davide Tardozzi e Paolo Ciabatti spiegano cosa cambierà a livello mentale e tecnico.

MotoGP, Pecco Bagnaia

La Sprint Race è una scelta coraggiosa e necessaria per una MotoGP che, dopo Valentino Rossi, ha perso ampie porzioni di pubblico. L’emergenza Covid e l’infortunio di Marc Marquez avevano già dato un duro colpo allo spettacolo, restare impassibili significava il ritorno ad uno sport di nicchia. Le TV in possesso dei diritti e i siti web specializzati hanno visto ridurre i numeri, ancora di più la Dorna che è corsa ai ripari.

L’inaugurazione della Sprint Race

Il format della MotoGP cambia radicalmente, con due prove libere al venerdì dalla cui combinata si deciderà la top-10 che entrerà in Q2. Dopo un terzo turno di prove libere al sabato mattina, intorno a mezzogiorno sarà già tempo di qualifiche, prima della famigerata gara sprint delle 16:00. Domenica solo dieci minuti di warm-up, show in pista per avvicinare i tifosi ai piloti e gara tradizionale al solito orario. La Sprint Race potrebbe essere l’occasione buona per chi non ha nulla da perdere e rischierà il tutto per tutto, per gente esplosiva da subito come Jorge Martin. Un’occasione in più anche per Marc Marquez, non ancora con una moto al top, ma di rischi se ne intende…

Tardozzi sogna il bis MotoGP

Non sarà da meno il campione MotoGP in carica Pecco Bagnaia, migliore poleman del 2022 con cinque partenza dal primo posto e la vittoria nel BMW M Award. “C’è la consapevolezza che abbiamo vinto un Mondiale meritato, i test sono andati bene, non abbassiamo la guardia. Entrambi i piloti hanno grandi capacità, Pecco per rivincere il titolo, Enea per contrastarlo nella vittoria“, ha dichiarato il team manager Davide Tardozzi a Sky Sport. “Non sarà semplice, perché nelle qualifiche devi rischiare, partire davanti è molto importante. Tre ore dopo devi fare la gara, sia a livello mentale del pilota che tecnico della moto bisogna essere cauti e arroganti allo stesso tempo. Bisogna avere un’attitudine mentale leggermente diversa e qui un campione lo dimostrerà“.

Nuove abitudini e strategie

Carola Bagnaia, sorella e assistente di Pecco, prevede che “cambieranno un po’ le abitudini, vedremo man mano, tanto siamo qui apposta per questo“. Non solo in pista, ma anche ai box e dietro le quinte sarà abbastanza differente rispetto agli anni precedenti, c’è poco tempo per rilassarsi e trovare il giusto set-up della moto. D’altronde i costruttori hanno dovuto investire più tempo e risorse per farsi trovare pronti in visto di questo nuovo format. “Sarà più stressante anche per una squadra – ha sottolineato il d.s. Ducati Corse Paolo Ciabatti a ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Cambieranno le strategie, a livello di costi abbiamo dovuto realizzare serbatoi da 12 litri che non servivano, i piloti saranno costretti a raggiungere subito il massimo della prestazione… Stravolgere le abitudini dopo tanti anni in cui non è cambiato niente può essere positivo“.

Foto: MotoGP.com

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