14 Luglio 2021

MotoGP, numero motori utilizzati: chi rischia il penalty?

Nella stagione MotoGP 2021 Aprilia può utilizzare 9 motori, gli altri costruttori 7. Quasi tutti hanno impiegato 4 propulsori, Alex Rins a rischio.

MotoGP 2021

La limitazione del numero dei motori in MotoGP viene introdotta nel 2009, per limitare i costi a fronte di una crisi globale. Nel 2020, a causa della riduzione a 14 GP, erano concessi cinque motori per i team vincitori e sette per i team con concessioni (Aprilia e KTM). Viceversa quest’anno si ritorna alla normalità con sette propulsori per Honda, Yamaha, Ducati, Suzuki e KTM e nove per Aprilia. Nel GP d’Europa 2020 Maverick Vinales è partito dalla pit lane per aver adottato una sesta unità, a causa dei problemi alle valvole del motore. Ad oggi gli unici a pagare questa penalizzazione risultano Loris Capirossi (2009), Valentino Rossi (2011) e Pol Espargarò (2017).

Nel Mondiale MotoGP 2021, dopo le prime nove gare, Alex Rins sembra possa aggiungersi al suddetto elenco. Ha già utilizzato quattro motori di cui due non più riutilizzabili, a differenza di Joan Mir che ne ha usati quattro e sono tutti operativi. La maggior parte dei piloti ha utilizzato quattro dei loro sette motori (solo l’Aprilia ha nove motori come squadra in concessione). Ad eccezione di Pol Espargarò e Franco Morbidelli che hanno impiegato solo tre propulsori. Luca Marini, Marc Marquez e Morbidelli hanno già ritirato un motore.

In Ducati finora hanno aperto quattro motori e sono tutti utilizzabili. KTM corre il suo primo anno senza concessioni, dovendo così rinunciare a due unità e a compiere meno test privati nel corso dell’anno. Infine c’è Aprilia, l’unica fabbrica che ancora gode delle concessioni e, anche se ha aperto quattro motori, ne ha ancora cinque a disposizione fino al termine del Mondiale MotoGP. Il campionato riprenderà dal 6 all’8 agosto in Austria, bisognerà iniziare a fare i conti anche con i motori a disposizione per le restanti 11 gare.

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