27 Dicembre 2023

MotoGP, non è più la Ducati di Stoner: dal 2015 una nuova storia

Tardozzi esalta il lavoro svolto per far diventare la Desmosedici GP nuovamente vincente e una moto adatta a tutti i piloti.

MotoGP, Davide Tardozzi racconta il successo Ducati

Ci sono voluti tanti anni prima di aprire un ciclo vincente in MotoGP, però Ducati sta raccogliendo i meritati frutti di un lavoro straordinario. Dopo il trionfo storico con Casey Stoner nel 2007, la casa di Borgo Panigale è tornata ad esultare nel 2020 e nel 2021 vincendo il titolo costruttori. E solo nel 2022 è riuscita a riconquistare anche quello piloti, ripetendosi poi nel 2023. È il riferimento della griglia e ha raggiunto un livello tale da spingere Dorna a voler cambiare il regolamento sulle concessioni, andando ad aiutare Yamaha e Honda.

MotoGP, Tardozzi e il successo Ducati

Per Davide Tardozzi sono stati i primi titoli in top class, dato che in precedenza da team manager aveva vinto “solo” nel Mondiale Superbike. Una grande soddisfazione per lui, legatissimo alla casa di Borgo Panigale e che è entrato nel progetto MotoGP nel 2014: “Tutto è cambiato dopo il 2014 – ha raccontato ad Autosport.comcon l’arrivo del direttore generale Gigi Dall’Igna e la nuova gestione. Abbiamo iniziato una nuova storia in MotoGP con una nuova moto che abbiamo sviluppato anno dopo anno. La moto di oggi non è una rivoluzione, ma l’evoluzione di quella del 2015“.

I passi avanti compiuti da Ducati sono stati straordinari e non è un caso che la Desmosedici GP sia diventata la moto che tutti vorrebbero. A tal proposito, Tardozzi aggiunge: “Eravamo nei guai quando dicevano che solo Casey Stoner poteva guidare la moto. Ora tutti gli otto piloti sono molto competitivi e ne siamo orgogliosi. Siamo a un punto in cui possiamo gestire i risultati, visto che non abbiamo mai smesso di evolvere la moto, perché i nostri concorrenti sono molto forti e abbiamo paura che possano trovare qualcosa che li renda più veloci di noi“.

Nel 2024 altri trionfi?

A Borgo Panigale non stanno fermi, sanno di non potersi crogiolare sulla posizione raggiunta. Soprattutto con le nuove concessioni le case rivali avranno l’opportunità di recuperare più velocemente il gap accumulato. Un’altra sfida per Dall’Igna, Tardozzi e tutti gli altri uomini in rosso, determinati a vincere anche nel 2024.

Nella famiglia ducatista arriverà anche Marc Marquez, che tutti si aspettano super competitivo nonostante corra con un team satellite e una Desmosedici GP23. Un avversario in più per Pecco Bagnaia, Jorge Martin e gli altri. Sarà una stagione molto appassionante da seguire.

Foto: Ducati Corse

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