7 Aprile 2009

MotoGP: Nicky Hayden “Fortunato di cominciare a Losail”

Ripensa ai test del mese scorso in Qatar l'ex iridato

Nove anni insieme, sei dei quali in MotoGP. Nicky Hayden ha lasciato la Honda per accettare la sfida Ducati lo scorso inverno. Una sfida difficile, secondo molti già persa in partenza; l’affiatamento con la Desmosedici non è ancora stato trovato, in più c’è un Casey Stoner come compagno di squadra che… non lo aiuta, sul lato cronometrico ovviamente. Il “Kentucky Kid”, con la professionalità che lo contraddistingue non si è fatto abbattere da tutto questo, cercando step by step di trovare il feeling con la moto per poter conseguire un buon risultato sin dalla prova di Losail, dove celebrerà il 100° Gran Premio nel Motomondiale (tutti nella top class).

Non riesco quasi a credere di essere arrivato al centesimo GP“, afferma Nicky Hayden. “mi sono piaciuti tutti… beh alcuni molto più di altri, ma è comunque stato un onore correrli contro tanti grandi piloti, su piste fantastiche e davanti ad un pubblico appassionato in tutto il mondo. So che non sarà facile ma spero che la parte migliore debba ancora arrivare“.

Novantanove GP con Honda, il centesimo con Ducati. Una moto difficile, lo ha capito a Sepang e a Jerez soprattutto, ma per sua fortuna la stagione inizierà a Losail, un tracciato dove il mese scorso con la Ducati Desmosedici GP9 è andato meglio del… solito.

Se avessi dovuto scegliere io su quale pista debuttare con la Ducati avrei scelto proprio il Qatar, dove poche settimane fa abbiamo fatto una buona sessione di prove, quindi direi che sono fortunato!“, spiega l’ex iridato. “Non posso nascondere che mi piacerebbe essere più avanti di quello che sono, più vicino ai tempi di quelli davanti e più avanti nel lavoro con la squadra, ma sono comunque molto contento di iniziare perché amo le gare, amo correre e mettermi in competizione con gli altri“.

L’obiettivo per Losail? Difficile immaginarlo per Nicky Hayden, in un tracciato dove chiuse secondo nel 2006 e dove si ritroverà tra le mani una moto che, oggettivamente, non ha ancora “capito”.

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