13 Settembre 2019

MotoGP Misano, Dovizioso-Petrucci: SOS velocità in curva

Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci pagano il calo di grip sull'asfalto di Misano. Ma il vero problema della Ducati è la percorrenza a centro curva.

Andrea Dovizioso

La classifica combinata del venerdì di Misano vede Danilo Petrucci 8° e Andrea Dovizioso 10°, con un distacco medio di 1″ dal best lap di Vinales. Le cattive sensazioni della vigilia vengono confermate nei primi due turni di prove libere, a conferma di quanto registrato nel recente test ufficiale. I lavori eseguiti sul manto d’asfalto sanmarinese hanno ridotto il grip, ma a pagare il prezzo più grande sono le Ducati Desmosedici.

Davanti al pubblico di casa il team emiliano rischia di non soddisfare le richieste dei fan, ma per colpa di forze maggiori. “Dobbiamo cercare di guardare i nostri limiti dividendoli, se no ci preoccuperemmo troppo. Siamo partiti con calma stamattina – ha spiegato Andrea Dovizioso a Sky Sport MotoGP -. Stiamo facendo varie prove di set-up, è migliorato un po’ il feeling, ma non siamo ancora in linea con i più veloci. Piano piano sta migliorando il grip, c’è ancora un po’ di lavoro da fare e abbiamo delle idee per migliorare. Abbiamo fatto un bel miglioramento oggi che non era per nulla scontato“.

Sul massimo angolo di piega manca aderenza, ma la vera natura del ritardo è da ricercare nel solito problema a centro curva. Da tempo il Dovi mette il dito nella piaga, ma la soluzione non è facile a trovarsi senza dover scompensare altre aree. “L’anno scorso eravamo i più veloci, quest’anno non è così… Non riesci ad usare la trazione. Qui vai forte facendo percorrenza a centro curva e, non essendoci molto grip né al massimo angolo né in trazione, l’unico modo è cercare di portare più velocità possibile alla trazione. Se vai a cercare troppo alla gomma troppo velocemente, la gomma non te la dà, a nessuna moto – ha spiegato Andrea Dovizioso -. Se riesci ad essere molto morbido e a fare un poco di velocità in più la linea giusta te la porti via e alla fine fai la differenza“.

Quanto può servire provare a modificare il proprio stile di guida? “E’ un lavoro continuo che facciamo insieme, le linee e gli angoli sono piccoli dettagli che se riesci a capirli possono far la differenza. Spesso ci si sofferma troppo su set-up o cambiamenti grossi – ha concluso il forlivese -. Invece a volte basta individuare piccoli dettagli che messi insieme possono fare la differenza e permetterti di vincere le gare“.

DUCATI-MISANO QUESTIONE DI GRIP

Al termine delle FP2 (tempi e classifica QUI) sembra ancora più pessimista Danilo Petrucci, solitamente in difficoltà quando c’è mancanza di aderenza. “Siamo un po’ in difficoltà, ci sono Marquez, Vinales e Quartararo che vanno molto forte. Non abbiamo lo stesso passo, fatichiamo a far lavorare le gomme. Anche con la soft facciamo fatica a capire dove migliorare. Non stiamo mollando, stiamo sviscerando il chilometro orario e il millimetro per cercare di trovare quei decimi che mancano. Non è facile, stavolta è più difficile del solito, ma io non sto mollando per niente“.

Da qui alla gara di domenica si possono trovare alcune soluzioni, ma l’obiettivo podio resta una chimera in simili condizioni. “Non c’è un problema grande da risolvere, è un feeling generale, noi con le Ducati sembriamo un po’ macchinosi. La causa è il lavoro fatto sull’asfalto che ci sta mettendo in difficoltà – ha proseguito Danilo Petrucci -. Migliorando la trazione magari riesci ad accelerare e a frenare meglio, ma la velocità in curva non cambia. E su questo purtroppo non possiamo farci niente“.

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