24 Giugno 2023

MotoGP, Marquez nel momento più duro: “A Bastianini ho chiesto scusa”

Marquez vive una situazione davvero difficile, ad Assen corre infortunato e con il freno a mano. Si è dovuto scusare con Bastianini.

Marc Marquez Bastianini MotoGP Assen

Un Gran Premio d’Olanda molto difficile per Marc Marquez. Arrivato ad Assen con gli infortuni rimediati nelle cadute al Sachsenring, il pilota del team Repsol Honda ha dovuto guidare in maniera cauta fin dalle prove libere per evitare guai. Con la RC213V attuale spingere è un problema e non può permettersi altri rischi. Sicuramente è strano vederlo arrivare diciassettesimo, come avvenuto nella sprint race MotoGP di oggi pomeriggio.

MotoGP Assen, Marquez sconsolato dopo la Sprint

Marquez a fine giornata ha espresso le sue sensazioni ai microfoni di Sky Sport MotoGP: “Potrebbe andare meglio, ma il fatto che non sia caduto in gara non è poco. Utilizzare la gomma soft all’anteriore non è stato un test, l’ho scelta perché è quella che mi dava più fiducia per non cadere. Vai più piano, però ora ci vuole questo. Devo riprendere fiducia con la moto. Stamattina ero partito bene, poi nelle qualifiche ho sbagliato. Piove sul bagnato“.

Marc ha fatto riferimento a quando nel Q1 si è distratto e ha centrato Enea Bastianini, finendo per cadere (il pilota Ducati è rimasto in sella) e buttando via ogni residua chance di poter puntare all’accesso al Q2: “Mi è dispiaciuto – ha commentato – e sono andato a cercarlo per chiedergli scusa“.

Marc non vede l’ora di andare in vacanza

Si percepisce il morale basso del pilota Honda, che comprensibilmente non può essere contento della situazione che sta vivendo. Certamente non vede l’ora che il weekend finisca: “Ho finito la gara, domani è un altro giorno e la prossima settimana siamo in vacanza. Moralmente è la situazione più difficile della mia carriera sportiva. Bisogna tenere duro, lavorare e poi può cambiare da un giorno all’altro“.

Marquez non può che ribadire di essere in un momento molto complicato e che ad Assen è inevitabile che non cerchi di andare oltre un determinato limite: “Non spingere dopo quanto successo in Germania è normale. Ho un dito rotto, una costola rotta e un legamento del piede rotto. Alla fine sono umano. Guido, però perdo decimi in più punti e sono più lento di quattro decimi rispetto a Nakagami, che è il pilota Honda più veloce qui. Oggi sono partito bene, ma quello non era il mio posto e ho guidato piano. Quando ho incontrato il gruppo con Morbidello, Fernandez e altri ho detto che dovevo fare lì la mia gara“.

Foto: Honda

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