12 Aprile 2022

MotoGP, Marc Marquez lap by lap: come recuperare 18 posizioni

Nel round MotoGP di Austin Marc Marquez ha dato spettacolo recuperando ben 18 posizioni in 20 giri: la storica impresa giro dopo giro.

MotoGP, Marc Marquez

Marc Marquez è ritornato in pista a distanza di tre settimane circa dall’infortunio di Mandalika e il campionato MotoGP l’ha subito messo dinanzi a un imprevisto. Al momento di uscire dai box ha notato una spia sul dashboard della sua Honda RC213V, ha provato in tutti i modi a risolvere il problema, ma allo spegnimento dei semafori la moto non dava potenza. Dalla nona posizione di partenza si è visto catapultare in fondo al gruppo in 24esima posizione. Da lì è iniziata la clamorosa remuntada fino al 6° posto finale del GP di Austin.

L’inizio della remuntada MotoGP

Una rimonta selvaggia che gli ha permesso di superare ben 18 avversari e che hanno rispolverato le imprese dei suoi tempi d’oro. Al 1° giro non solo ha perso posizioni ma si è ritrovato già distante dal gruppo di alcuni secondi. Quando si è ritrovato sulla linea del traguardo aveva sorpassato in curva Raul Fernandez, Fabio Di Giannantonio, Remy Gardner, Darryn Binder, Álex Márquez e Marco Bezzecchi, piazzandosi 18°! Al 2° giro ne supera altri due, al 3° altri due: Morbidelli e Dovizioso in evidente difficoltà con le Yamaha M1, Oliveira e Marini: 14°posto e inizia già a girare con i ritmi dei colleghi in testa sul 2’04” basso.

Al 4° giro inizia a prendere qualche rischio nel tentativo di scavalcare Brad Binder e Maverick Vinales in curva 1. Marc Marquez riesce a tenere stabile la sua Honda e li supera al giro successivo piazzandosi 12°, a soli 5″ dal capofila Jack Miller. Comincia il 6° giro del GP di Austin, il pluricampione MotoGP fagocita Taka Nakagami e il suo compagno di box Pol Espargarò con una manovra a fior di pelle, dimostrando tutta la sua grinta, nonostante il rischio della diplopia sempre incombente in caso di cadute. Abbassa i tempi in 2’04″056, a tutto gas si mette all’inseguimento dell’Aprilia di Aleix Espargarò. All’8°-9° giro rischia un’altra caduta e mantiene la decima posizione, lasciando nel mirino la RS-GP #41 che supera al 9° giro e stampa il best lap in 2’03″921.

Marc Marquez tra Quartararo e Bagnaia

Una fiume in piena, una valanga che scende giù senza ostacoli. Marc Marquez non teme niente e nessuno, abbassa ancora il cronometro in 2’03″619 e davanti a sè si ritrova il campione in carica Fabio Quartararo. Per superarlo impiega tre giri sul tracciato texano lungo 5,5 km. Al 14° supera il francese della Yamaha, dribbla anche la Ducati di Johann Zarco e risale al 7° posto, solo Enea Bastianini riesce a girare un decimo più veloce del Cabroncito. Ma dopo la spia del guasto meccanico si accende l’allarme del braccio destro e Marc Marquez comincia ad avverte un po’ di stanchezza.

Stringe i denti, sente di averne di più con la sua RC-V sul circuito talismano che gli ha regalato sette vittorie in otto Gran Premi. Al 17° giro si mette alle spalle anche Jorge Martin in evidente difficoltà con la gestione della gomma posteriore e con qualche problema di motore sul rettilineo. Negli ultimi tre giri deve solo amministrare la sesta piazza e difendersi dai tentativi di assalto di Quartararo, ma nulla da fare. Il funambolico Marc Marquez è ritornato in pista e a dare spettacolo. I fan della MotoGP possono goderselo. Chapeau. “Negli ultimi due giri stavo guardando Pecco da vicino, ma ho detto: “Va bene, basta il sesto”. Potevo arrivare quinto. Non lo so, ma la cosa più importante era finire la gara e ce l’abbiamo fatta. Non sono arrivato quinto perché non potevo, ma ho rischiato“.

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