22 Marzo 2024

MotoGP, Marc Marquez in Ducati factory: “Non ho fretta…”

Marc Marquez parla del suo futuro alla vigilia del round MotoGP a Portimao. I risultati decideranno se merita una Ducati ufficiale nel 2025.

MotoGP, Marc Marquez

A Portimao Marc Marquez sosterrà il suo secondo esame con la Ducati, dopo aver chiuso il GP di Losail al quinto posto nella Sprint e al quarto nella gara domenicale. Sul circuito portoghese capiremo se il fuoriclasse della MotoGP potrà essere costantemente nella lotta al vertice oppure dovremo attenderci una stagione di alti e bassi, sempre una spanna dietro ai big Bagnaia e Martin. Avere una Desmosedici non ufficiale versione ’23 sicuramente non gioca a suo favore, ma in passato ha dimostrato moltissime volte di poter eccellere anche con una moto meno competitiva degli avversari.

Marquez e il futuro factory

Nella conferenza stampa del giovedì siede tra Pedro Acosta, Fermin Aldeguer e Miguel Oliveira. I giornalisti chiedono a Marc se non si senta “vecchio”. “Diciamo che ho esperienza“, risponde sorridente il pilota Gresini. La seconda domanda è secca, dopo che nei giorni scorsi Davide Tardozzi aveva lasciato trapelare che l’ex Honda fosse un nome papabile per il team factory. Marquez si sente un candidato per la Ducati ufficiale? “Non ho fretta, so che se mi diverto e sarò veloce, allora avrò possibilità di scegliere il mio futuro. Ma è qualcosa a cui non penso adesso, guardo al presente e il presente dice che ci sono tre-quattro piloti più veloci di me“.

Ci sarebbe anche l’ipotesi che possa restare nel team satellite Gresini anche nel 2025, ma con una moto ufficiale. Una soluzione che sembra poco accreditata. “L’ambizione è la stessa di un team ufficiale perché siamo qui per lottare per il miglior risultato possibile“, ha concluso Marc Marquez. “Ma è vero che ci sono meno persone nella squadra ed è più come una famiglia. Nel team Repsol Honda l’atmosfera era giusta, ma la cultura è diversa tra giapponese, italiano, spagnolo e americano. Ogni atmosfera è buona se i risultati sono buoni“.

L’esame di Portimao

Portimao potrebbe essere una cartina di tornasole per il sei volte campione della MotoGP. Qui ha corso poche volte: nel 2020 assente dopo i problemi all’omero, nel 2021 chiuse settimo ma era appena rientrato dopo un lungo infortunio, nella seconda gara del 2021 ancora assente per la diplopia. Nel 2022 concluse al sesto posto, l’anno scorso salì sul podio nella Sprint, ma alla partenza del giorno seguente un tamponamento al primo giro con Oliveira gli procurò una frattura alla mano destra e altre tre gare saltate.

Un buon risultato in terra lusitana farebbe esplodere le ambizioni e i sogni personali e dei fan. In attesa poi del match successivo in Texas, il suo tracciato-talismano, dove dal 2013 al 2021 ha vinto ben sette volte. Con la GP23 si sente forse svantaggiato rispetto ai piloti ufficiali? “Non so se la nuova sia migliore, io ho questa moto e mi trovo bene. Magari la GP24 avrà dei punti a favore, ma io so che al momento non sfrutto ancora la mia al massimo, quindi, prima di fare paragoni dovrò capirla meglio“.

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