9 Maggio 2024

Formula 1: la furbizia del sistema F-Duct che portò al DRS

Il sistema F-Duct introdotto dalla McLaren rivoluzionò il mondo della Formula 1, tanto da portare al sistema DRS.

La Formula 1 è fatta d’invenzioni incredibili frutto della grande genialità degli ingegneri. Questi colpi d’ala tecnologica hanno fatto la fortuna dei team che hanno avuto il privilegio di disporre dei tecnici più “visionari”, inducendo gli avversari ogni volta a rivolgersi alla FIA per la regolarità di tale sistema. Una delle invenzioni partorite dalle menti degli ingegneri della Formula 1 è stato il sistema F-Duct, visto per la prima volta sulla McLaren nei test prestagionali a Barcellona nel 2010. Nasce così una delle più grandi battaglie che infuocarono l’inizio di stagione e che ebbe epilogo proprio nel GP di Spagna di quell’anno.

F-Duct, un sistema per migliorare l’aereodinamica

La storia di questo sistema aerodinamico parte un anno prima, ovvero, nel 2009. Il cambio dei regolamenti che avvenne ne 2009, portò alcune scuderie a cercare nuove soluzioni per migliorare la velocità. La McLaren ne partorì una con i suoi due ingegneri. Paddy Lowes e Tim Goss avevano lavorato al progetto “McLaren Rear Wing 80”. Questo progetto aveva lo scopo di alterare il flusso aerodinamico che andava verso l’ala posteriore, per cercare di renderla il più stabile possibile in rettilineo. Il tutto avrebbe portato ad aumento della velocità di quasi 10 Km/h. Una vera svolta che Ron Dennis team principal di allora della casa di Woking approvò subito.    

Questo sistema quando arrivò ai test fu denominato dalla stampa con l’appellativo di F-Duct. Un nome dovuto alla sua forma ad F che si trovava sulla parte dello sponsor Vodafone, mentre Duct è semplicemente la traduzione di condotto. La genialità era dovuta anche al fatto, che tale sistema veniva utilizzato solo su richiesta del pilota, che aveva un pulsante vicino al gomito. Una volta che i piloti azionavano il bottone, il sistema riduceva l’aria che andava verso l’alettone, portando così ad una minore resistenza all’avanzamento. Questa riduzione come sappiamo aiuta molto la velocità di punta. La MP4-25 si candidava così come grande promessa della stagione 2010 di Formula 1.

La rivolta delle rivali portò la Formula 1 al DRS

I test di Barcellona della Formula 1, come detto, offrirono la possibilità di osservare per la prima volta il sistema F-Duct sulla MP4-25. La prima ad alzare la voce contro la casa britannica fu la Red Bull. La casa austriaca riteneva che tale sistema fosse illegale e che intaccasse non poco l’aereodinamica della monoposto. La FIA dal canto suo, una volta ricevuta la richiesta ad ispezionare la vettura giunta dalle altre scuderie, diede la sua sentenza. Gli ispettori dopo un’attenta analisi emisero il loro giudizio: “Il sistema F-Duct è regolare, non viola nessun punto del regolamento”.  La MP4-25 poteva quindi partecipare al campionato massimo automobilistico, così com’è stata progettata.

La battaglia tra le varie scuderie di Formula 1 s’infiammò, addirittura la Ferrari e la Renault provano a costruirsi il loro sistema F-Duct. Il risultato raggiunto dal sistema italiano e francese però fu indecoroso, tanto che il progetto venne accantonato. La FIA però, durante la conferenza stampa del GP di Spagna corso il 9 maggio 2010, dichiarò che a fine stagione avrebbe bandito l’utilizzo del F-Duct sulle monoposto di Formula 1. La FIA rese noto anche che a partire dal 2011, tutte le vetture avrebbero montato il DRS, cioè l’ala mobile. Il lavoro che l’ala fa è molto simile a quello del F-Duct ed ancora oggi il DRS è presente nelle venti monoposto del campionato. Il DRS aiuta non poco nei sorpassi, anche se spesso è in discussione, in quanto rende quasi scontati i tentativi di sorpasso.

I dubbi sul DRS in Formula 1 partono quindi dal F-Duct

Oggi sentiamo sempre più voci che dicono che il DRS sia un aiuto eccessivo, perchè sul dritto offre un vantaggio tale che per chi precede è quasi impossibile difendersi. “Un sorpasso in autostrada” è stato definito da molti, domandandosi se sia ancora giustificabile l’utilizzo. La genialità degli ingegneri nella Formula 1 è alla pari del talento dei piloti ed essa è una chiave importante per vincere i titoli. Patty Lowes e Tim Goss hanno rivoluzionato la nostra amata Formula 1 con il loro sistema F-Duct, tanto che la FIA è dovuta intervenire e creare il sistema DRS. Ironia della sorte il F-Duct è stata una pietra miliare nello sviluppo dell’aerodinamica della F1 moderna, ma non fu altrettanto determinante per le sorti della McLaren che lo aveva inventato. Nonostante l’ausilio di questo sistema infatti la scuderia non vinse il titolo, che andò invece, alla Red Bull con Sebastian Vettel.

FOTO: social Formula 1

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